È tutto pronto per le giornate Fai di Primavera, in programma sabato 22 e domenica 23 marzo, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 14:30 alle ore 18. Un’edizione speciale per il Fai, quest’anno giunto al ragguardevole traguardo dei 50 anni, che il Gruppo di Giarre – Riposto festeggerà con l’apertura dello storico Palazzo Calì, in corso Italia 166 a Riposto, dimora privata finora mai aperta al pubblico.
Il lussuoso palazzo, che si caratterizza non soltanto per i pregiati stucchi che ornano i soffitti ma anche per l’arredo raffinato ed elegante, con qualche elemento tipico dello stile liberty della belle époque, regalerà un’atmosfera suggestiva e rarefatta in grado di lasciare al visitatore la sensazione di avere compiuto un viaggio nel tempo. Edificata a fine ottocento, quando il molo di Riposto era uno dei più importanti della Sicilia per esportazione di mercanzie, la storia di questa antica dimora si intreccia con quella delle famiglie armatoriali e dei cantieri navali ripostesi. Un’epoca di grande splendore per il comune marinaro, come testimoniato dagli edifici di quel tempo.
Ad illustrare la storia di quegli anni, lungo il percorso di visita elaborato dai volontari del Fai, ci saranno gli apprendisti ciceroni dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Michele Amari’ di Giarre. Grande novità di quest’anno sarà la presenza di un’interprete Lis (Lingua dei segni italiana), sabato mattina dalle ore 10 alle ore 11, che illustrerà le meraviglie di Palazzo Calì alle persone non udenti.
“Quest’anno, in occasione delle Giornate di Primavera – dichiara Giada Patanè, capo gruppo FAI di Giarre – Riposto – regaleremo al pubblico l’apertura di un’altra gemma preziosa del nostro territorio. Palazzo Calì, finora mai aperto al pubblico, è uno scrigno di tesori che raccontano un’epoca di grande importanza nella storia di Riposto. In quegli anni, infatti, la città conobbe un importante sviluppo grazie anche all’espansione dei cantieri navali. Il palazzo – prosegue – venne edificato dalla famiglia Messina, armatori che poi si trasferirono a Genova, dove fondarono una compagnia navale. Partendo dalla storia della famiglia Messina, racconteremo la storia di tutte quelle famiglie ripostesi che agli inizi dell’800, con la sapiente abilità dei maestri d’ascia, decisero di investire il loro capitale nella costruzione dei bastimenti necessari per esportare il vino e tutte le altre mercanzie del territorio in tutta Europa. Mi piace sottolineare che quest’anno avremo la presenza di un interprete Lis, per consentire anche ai non udenti di apprezzare a pieno la visita del palazzo. Vi aspettiamo numerosi sabato e domenica prossimi – conclude Giada Patanè – per lasciarvi incantare dalla bellezza di Palazzo Calì”.