Metri e metri di rifiuti indifferenziati: plastica, carta, vetro, copertoni, Raee ed erba alta metri frutto inciviltà dei cittadini ma anche di mesi di incuria e abbandono di chi dovrebbe mantenere delle condizioni minime di decoro. E’ questo lo spettacolo che si presenta a chi percorre via Torrente Vallonazzo, strada di collegamento fra la statale 114 e la frazione marinara di Fondachello, nel territorio di Mascali.
A fare da contorno a questi rifiuti ed erbacce c’è una costellazione di buche, manto stradale dissestato e divelto, avvallamenti pericolosi soprattutto per i motocicli, e ancora di più di sera, quando l’illuminazione pubblica risulta quasi inesistente.
Marciapiedi impraticabili, sommersi da erbacce e rifiuti, spartitraffico e aiuole non curate. Segnaletica verticale inesistente se non fosse per la presenza delle strisce blu, in un tratto finale dell’arteria, durante il periodo estivo, quando i bagnanti sono obbligati a pagare il ticket per poter sostare e godere di qualche ora di mare.
Negli anni, purtroppo, via Torrente Vallonazzo è stata teatro di numerosi incidenti mortali, ma nessuna Amministrazione ha mai preso provvedimenti seri e concreti.
La situazione è la stessa in via Parallela, strada parallela a via Spiaggia, che unisce il centro abitato di Fondachello alla via Torrente Vallonazzo: buche, erbacce e spazzatura sono il biglietto di visita per questa arteria molto trafficata che conduce a quella che dovrebbe essere una località turistico-vacanziera. Come biglietto da visita non c’è male.
Anni fa un finanziamento regionale di più di 5 milioni di euro sembrava dovesse risolvere parte dei problemi, come quello del manto stradale dissestato e la mancanza dell’illuminazione (clicca e leggi: Mascali, il nuovo finanziamento per la strada Parallela e Mascali, completamento della parallela di via Spiaggia: il progetto illustrato dall’assessore regionale Falcone) ma, col passare degli anni, tutto sembra essere sfumato.
Nelle stesse condizioni di degrado e sporcizia si trova via Pietralonga, arteria di collegamento fra la statale 114 e il centro abitato di Fondachello, metri di rifiuti stanziano da mesi a bordo carreggiata, il manto è sconnesso, l’illuminazione carente e la mancanza di una adeguata video sorveglianza agevola gli incivili che dopo anni in cui è obbligo di legge praticare la differenziata preferiscono gettare i propri rifiuti per strada pur di non fare un piccolo sforzo ed impegnarsi a rispettare il calendario di conferimento del rifiuto giornaliero. Ma al di là dell’abbandono dei rifiuti colpisce l’abbandono e l’incuria da parte di chi dovrebbe periodicamente provvedere alla manutenzione ordinaria salvo poi, in estate ripulire, collocare le strisce blu e poi dimenticarsene nuovamente.
Se solo si tenesse in considerazione la “teoria degli specchi rotti” forse si capirebbe perchè è necessaria una cura costante e periodica di queste arterie. Il principio su cui si basa tale teoria è molto semplice: se l’ambiente in cui ci si trova è curato, anche le persone che ci vivono ne avranno cura. Se l’ambiente è degradato, il comportamento delle persone sarà tale da peggiorarne lo stato di degrado. Perché non provare? Magari certe vergogne ce le potremmo risparmiare e si potrebbe parlare seriamete di “turismo”.