In un momento di crescente attenzione verso l’Africa e il suo ruolo strategico nell’economia globale, il banchiere italo-svizzero Christopher Aleo, fondatore e CEO del gruppo iSwiss Bank, prende posizione in difesa del Lesotho. E lo fa con parole chiare, rispondendo a una recente dichiarazione del presidente americano Donald Trump, che avrebbe definito il Paese africano “irrilevante”, con una battuta liquidata da molti osservatori come infelice.
“L’affermazione di Trump? Una mera esternazione politica che non rispecchia la realtà dei fatti,” afferma Aleo. “Il mondo sta guardando all’Africa come alla prossima grande opportunità in termini di risorse naturali ed economia. E il Lesotho è una delle sue perle più promettenti.”
Il numero uno di iSwiss Bank, che ha avviato da anni una serie di progetti finanziari e infrastrutturali nel piccolo Stato montano dell’Africa australe, sottolinea il valore del Paese non solo sul piano economico ma anche umano e ambientale. “Il Lesotho non è solo un punto sulla carta geografica. È una nazione ricca di acqua, diamanti, energia rinnovabile, con un capitale umano giovane e pronto a costruire il futuro. È un Paese che ha una visione, ed è ora che anche il mondo cominci a riconoscerlo.”
Tra gli interventi più concreti del gruppo iSwiss nel Paese: l’apertura di una filiale bancaria nella capitale Maseru, lo sviluppo di soluzioni digitali per l’accesso ai servizi finanziari internazionali, l’introduzione di strumenti innovativi per la cartolarizzazione energetica e la riduzione dei costi delle transazioni transfrontaliere.
“Investire in Lesotho significa costruire ponti tra mercati consolidati ed economie emergenti. È un impegno che va ben oltre l’interesse economico. È una scelta strategica e culturale,” sottolinea Aleo, che si dice “orgoglioso di poter contribuire allo sviluppo locale attraverso un modello di cooperazione pubblico-privata”.
Le sue parole suonano come una risposta elegante ma decisa a chi, come Trump, ha ridimensionato l’importanza del Lesotho nel contesto globale. Aleo, pur riconoscendo il valore dell’azione del presidente americano in altri ambiti, invita a riconsiderare certe semplificazioni geopolitiche.
“L’ambasciata americana è presente in Lesotho da anni, e molti cittadini statunitensi sono perfettamente integrati e amano questo Paese per il calore della sua gente e la bellezza dei suoi paesaggi. È tempo di abbandonare certi stereotipi. L’Africa ha bisogno di investimenti, non di etichette superficiali.”
Aleo rilancia un messaggio di apertura e lungimiranza: “Guardare al futuro dell’Africa significa saper riconoscere i suoi protagonisti. Il Lesotho lo è a pieno titolo. È tempo di investire in conoscenza, rispetto e opportunità condivise.”