La data di ieri, sabato 5 aprile, sarà ricordata come una giornata di grande emozione per la comunità di Santa Venerina, dopo un complesso intervento di restauro e miglioramento sismico ed il completamento del campanile.
Il rito di benedizione della chiesa e la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo di Acireale, Mons. Antonino Raspanti, insieme al parroco, Don Giovanni Marino, e a sacerdoti della diocesi sono stati il cuore dell’evento.
La cerimonia ha visto la partecipazione delle autorità religiose e civili, tra queste il Prefetto Maria Carmela Librizzi, il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Dott. Salvatore Scalia, il sindaco di Santa Venerina Santo Raciti, il Rup Rosario Arcidiacono, la soprintendente Ida Buttitta con l’Architetto Giuseppe Marano, i sindaci dei comuni interessati dal sisma, oltre a una folta rappresentanza di fedeli e cittadini.
La Chiesa Madre di Santa Venera era stata gravemente danneggiata dal terremoto del 26 dicembre 2018, rendendo necessario un intervento di restauro e consolidamento strutturale per un importo complessivo di 1.185.000 euro, interamente finanziato dal Fondo Statale per la ricostruzione nei territori colpiti dal sisma.
L’intervento ha permesso di restituire alla comunità un luogo di culto sicuro e rinnovato, preservandone al contempo il valore storico e artistico.
La pratica della ricostruzione è stata seguita dall’ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della diocesi guidato da Don Angelo Milone, che ha ringraziato quanti hanno contribuito a questo progetto.
Nel corso della celebrazione, il vescovo Raspanti ha sottolineato: “Oggi celebriamo non solo la ricostruzione di un edificio, ma il ritorno alla vita della nostra comunità, che ha saputo affrontare le difficoltà con fede e speranza. Questa chiesa rinnovata è segno di un nuovo inizio per Santa Venerina”.
Il parroco, don Giovanni Marino, ha espresso la sua gratitudine per il lavoro svolto: “Questo giorno segna una ripartenza per tutti noi. La nostra Chiesa Madre torna a essere la casa della comunità, un luogo di incontro, preghiera e crescita nella fede.”
Anche il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Dott. Salvatore Scalia, ha evidenziato il valore dell’intervento: “Restituire alla comunità un luogo così significativo è un risultato importante. Questo progetto dimostra l’impegno costante per la tutela del patrimonio storico e religioso del nostro territorio.”
A conclusione il sindaco Santo Raciti ha manifestato il suo plauso per la riapertura: “Oggi non celebriamo solo la riapertura di un edificio, ma la rinascita di un punto di riferimento per ciascuno di noi. Continueremo a lavorare affinché il nostro territorio sia un luogo di solidarietà e di crescita, dove la fede, la cultura e la comunità possano continuare a prosperare insieme”.
Al vescovo Raspanti è stato donato un pastorale realizzato dalla cooperativa “Rò La Formichina” della comunità Papa Giovanni XXIII di Santa Venerina realizzata con il legno dei barconi naufragati sulle coste della Sicilia.