La memoria del Sottobrigadiere della Guardia di Finanza Mariano Bongiorno, giarrese, è stata ufficialmente onorata stamane con l’intitolazione dello slargo compreso tra le vie Sella, Capuana e Lazio.
Ma chi era il Sottobrigadiere della Guardia di finanza Mariano Bongiorno? Originario di Giarre, giovanissimo partecipò alla prima guerra mondiale distinguendosi in alcuni teatri di battaglia e meritando una decorazione al valor militare. Dopo la guerra torna a Giarre e inizia a lavorare qui.
Affascinato dalle Fiamme Gialle, si arruola volontario nella Guardia di Finanza. Viene mandato a lavorare prima in Lombardia, poi in Trentino e in seguito in Friuli sino al 1943. A seguito dell’armistizio del 1943, pur di non rimanere in un territorio controllato dai nazisti, si congeda e resta a lavorare per la propria famiglia nel territorio di Trieste. Significativa è la sua vicinanza al cappellano militare della Guardia di Finanza, don Giuseppe Gabbana, sacerdote ucciso nel 1944 da terroristi slavi. Con questo sacerdote e altri militari in congedo Bongiorno prestava assistenza ai profughi istriani, distinguendosi per il suo garbo e la sua onestà intellettuale. Con la moglie e quattro figli maschi visse ad Aquilinia sino alla Liberazione di Trieste e anche dopo (2 maggio 1945), godendo della pensione dello Stato ma anche dei proventi di alcune modeste attività commerciali.
Dopo il Referendum istituzionale che vide la vittoria della Repubblica sulla Monarchia iniziò per Bongiorno un calvario. Per il solo fatto di avere aiutato persone in difficoltà che non volevano sottomettersi alla violenza del terrorismo slavo, fu oggetto di una serie di attentati nel 1946. Un primo attentato fallì: una bomba a mano lanciata nel cortile di casa. Tuttavia, Bongiorno non pensò di andare via, nella convinzione di non aver mai fatto male a nessuno, egli sperò sino alla fine nel rinsavimento delle persone. Pochi mesi dopo, l’1 settembre 1946, nel giorno del suo compleanno, venne ucciso a colpi di arma da fuoco da un terrorista slavo.
In memoria di questo Sottobrigadiere è stata riqualificata un’aiuola spartitraffico che adesso ha tutt’altro aspetto. Gli studenti dell’Istituto agrario Mazzei hanno collocato delle piante per adornare l’area, mentre il Liceo Guttuso ha realizzato una stele e i bassorilievi in acciaio corten. L’orchestra Macherione del Terzo istituto comprensivo di Giarre ha curato i momenti musicali della cerimonia, a partire dall’esecuzione dell’inno nazionale.
Numerose le autorità presenti per questo evento, soprattutto della Guardia di Finanza: il Comandante provinciale della Guardia di finanza di Catania generale di brigata Antonino Raimondo, il Generale di Divisione Roberto Manna, Comandante Regione Sicilia della Guardia di Finanza, il Dirigente dell’Ambito Territoriale di Catania dott. Emilio Grasso, la dirigente dell’Iis Leonardo, (a cui appartiene l’istituto Mazzei) Tiziana D’Anna e il dirigente dell’Iis Fermi Guttuso, Gaetano Ginardi e alcuni studenti del suo istituto.
Tra gli interventi, quello del sindaco di Giarre, Leo Cantarella, accompagnato dal baby sindaco Francesco La Porta, che ha sottolineato l’importanza di restituire a Bongiorno, una figura sinora dimenticata, il posto che merita. Il Prefetto Maria Carmela Librizzi ha evidenziato, invece, che si stava compiendo un esercizio di memoria, ricordando le foibe su cui per tanto tempo era caduto l’oblio, e un esercizio di cittadinanza attiva, ricordando il senso civico di Bongiorno.