Cambia il lavoro, cambia la pausa pranzo. Se un tempo erano le mense aziendali o il bar sotto l’ufficio a dominare, oggi sempre più persone scelgono di portare il pasto da casa. Secondo un’indagine Coldiretti/Censis, sono oltre 13 milioni gli italiani che preparano quotidianamente il proprio pranzo, preferendo alimenti genuini, autoprodotti o avanzati dalla sera prima. Ma non è solo una questione di risparmio: si parla sempre più di scelte consapevoli, organizzazione personale e sostenibilità.
Complice lo smart working, la voglia di mangiare meglio e contenere i costi, il “porta pranzo” – che una volta si nascondeva discretamente nella borsa – è diventato un vero accessorio di stile. Un oggetto che si mostra, si condivide e, spesso, si personalizza.
Più di una moda: la schiscetta diventa stile di vita
La lunchbox non è solo utile: rappresenta un gesto quotidiano di cura e di identità. Prepararsi il pasto con attenzione e portarlo con sé vuol dire sapere cosa si mangia, evitare packaging usa e getta e ridurre gli sprechi. È una pratica che migliora il rapporto con il cibo e con il tempo, trasformando la pausa pranzo in un momento più equilibrato, consapevole… e spesso anche più gustoso.
E proprio in questo scenario si inseriscono tutti quegli accessori indispensabili per rendere confortevole e mantenere fresco qualsiasi pasto homemade. Contenitori portapranzo, kit di posate, bento box e borse termiche diventano strumenti fondamentali per chi sceglie uno stile di vita smart, green e personalizzato.
I compagni ideali del pranzo fuori casa
Tra gli accessori più utili e green per la pausa pranzo fai-da-te si possono trovare:
- Portapranzo microonde-friendly, perfetti per riscaldare i pasti in ufficio senza trasbordi
- Lunch box in bambù, vetro o fibra di riso, resistenti, ecologici e belli anche da vedere
- Set di posate riutilizzabili in bambù o acciaio, con custodia, ideali per dire addio alla plastica
- Borse termiche in RPET, canvas o materiali isolanti, per mantenere il cibo fresco o caldo
- Contenitori per insalata con divisori, per chi ama i pasti leggeri ma completi
- Porta snack e spork antibatterici, per chi è sempre in movimento
Insomma, oggi portarsi il pranzo è quasi una dichiarazione di stile. E con l’accessorio giusto, diventa anche un modo per distinguersi con personalità.
Contenitori portapranzo: quando anche il design racconta un brand
Nel mondo dei gadget aziendali, l’utilità è il nuovo lusso. Un accessorio che si usa ogni giorno – in ufficio, in treno, in coworking – diventa un veicolo efficace per comunicare l’identità aziendale. I contenitori portapranzo personalizzati, con logo o frase, si trasformano in strumenti di branding silenzioso ma presente.
Che si tratti di un regalo per i dipendenti, di un omaggio aziendale legato al benessere o a eventi dedicati alla sostenibilità, i contenitori portapranzo personalizzabili – come quelli disponibili nel catalogo di Duelle-Promotions.com – offrono una vasta gamma di opzioni: curati nel design, funzionali, realizzati per durare e perfetti per raccontare la visione dell’azienda.
Sostenibilità a piccoli morsi: meno plastica, più attenzione
Sempre più aziende scelgono gadget che non siano solo belli, ma anche sostenibili. I contenitori portapranzo riutilizzabili, così come i kit di posate e le borracce, riducono l’uso di imballaggi monouso, promuovono la pianificazione dei pasti e aiutano a combattere lo spreco alimentare.
Molti modelli sono realizzati in materiali come plastica riciclata, fibra di grano o RPET, e sono privi di BPA: soluzioni perfette per chi vuole unire funzionalità, estetica e rispetto ambientale. Un gesto che riflette cura per le persone e per il pianeta.
Il brand si siede a tavola: la pausa pranzo come strategia
Insomma, nel mondo del lavoro che evolve, anche la pausa pranzo si trasforma. I contenitori portapranzo non sono più semplici recipienti, ma strumenti di comunicazione, gesti di benessere, manifesti di uno stile di vita sostenibile.
Personalizzarli con il logo aziendale significa entrare nella routine delle persone con discrezione e valore. Perché anche in un gesto semplice – come aprire il proprio pranzo – c’è spazio per raccontare una storia, lasciare un’impressione e costruire un legame duraturo.