Giarre piange i coniugi Finocchiaro-Cantarella: commozione e gratitudine per due vite spese nel servizio agli altri -
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Giarre piange i coniugi Finocchiaro-Cantarella: commozione e gratitudine per due vite spese nel servizio agli altri

Giarre piange i coniugi Finocchiaro-Cantarella: commozione e gratitudine per due vite spese nel servizio agli altri

Una folla commossa, che il Duomo di Giarre non riusciva a contenere, ha dato l’ultimo saluto al dott. Giovanni Finocchiaro, ortopedico presso gli ospedali di Acireale e Giarre, già assessore di Giarre, e alla moglie dott.ssa Serafina Cantarella, dirigente farmacista presso il Policlinico di Catania, entrambi deceduti tragicamente sabato scorso, in un incidente stradale mentre percorrevano in moto l’autostrada A29, in direzione della diramazione per Birgi, in provincia di Trapani.

Finocchiaro era un motociclista esperto e con questa passione amava rilassarsi quando non era a lavoro. Lo scorso fine settimana doveva essere un momento di relax e invece si è trasformato in dramma. La notizia della tragedia ha sconcertato e lasciato incredula l’intera comunità di Giarre e del circondario. Il sindaco Leo Cantarella, amico della coppia, ha proclamato per questo il lutto cittadino.

Tanti hanno apprezzato la signorilità e l’umanità dei due coniugi nel lavoro, nelle relazioni quotidiane e di Finocchiaro, in particolare, anche in politica, ambito in cui la signorilità è una dote rara. In tanti possono ricordare un’attenzione particolare, un qualche aiuto che il medico era solito fare, senza secondi fini, in un periodo in cui ormai tanta gente rinunzia a curarsi perché troppo costoso o per le lunghe liste di attesa.

Alla celebrazione delle esequie, presieduta dall’arciprete don Nino Russo, hanno partecipato anche i sacerdoti delle Comunità di San Camillo di Peri (dove il dott. Finocchiaro aveva lo studio), di San Giovanni Montebello (frazione di origine) e di Macchia, dove la coppia risiedeva.

Don Nino ha ricordato le qualità umane di entrambi i coniugi, seri e apprezzati professionisti. E poi ha proferito il pensiero nel cuore di tutti: quello per i figli che nell’incidente hanno perso, improvvisamente, entrambi i genitori, una ferita che resterà per sempre nel cuore. “Questa notizia ha toccato il cuore di quanti li hanno conosciuti – ha detto don Nino -. Ci stringiamo al dolore degli amati figli Antonio, Claudia e Francesco”.

Don Nino ha sottolineato che il Duomo, che è una chiesa molto grande, difficilmente lo si vede così stracolmo di persone. Una presenza folta e silenziosa che ha testimoniato la gratitudine verso l’umanità e la competenza di due professionisti, due coniugi modello, nobili di animo che facevano il bene, senza ostentare o fare passerelle.

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