Prendete uno storico locale del centro cittadino, che da recente ha festeggiato un secolo di vita, fate sposare pasticceria e cultura, aggiungete appuntamenti letterari, soprattutto con la narrativa contemporanea. Avete così una realtà unica nel suo territorio, diventata sede del “Caffe Letterario” che, da due anni, organizza diversi incontri con regolare programmazione mensile.
Sono stati organizzati numerosi appuntamenti culturali con incontri periodici, con autori rinomati di testi letterari e, nel contempo, si è instaurato un clima cordiale, caratterizzato da scambio di vedute con una società che va, non solo per gustate una tazza di un buon caffè ma, soprattutto, per poter fare un tuffo nella letteratura e nell’arte moderna e contemporanea.
Anima della socializzazione letteraria è la dott.ssa Graziella Torrisi, che coordina gli incontri con autori ed amatori della cultura, in una sala di rappresentanza dove è stato creato uno spazio di lettura e gusto dove si incontrano arte e letteratura e, memore di una tradizione che affonda le radici in epoca lontana, ci ricorda che “il caffè letterario vanta una tradizione antica che non passa mai di moda, richiamando alla mente la nitida sensazione della buona lettura e, nel contempo, rappresenta uno specchio dorato della bella Zafferana. Il Caffè letterario propone l’interessante binomio tra arte culinaria e cultura letteraria, con un gande sogno nel cassetto: avvicinare i giovani alla cultura, magari gustando una cioccolata, accompagnata con i tipici dolci di Zafferana: le foglie da te al pistacchio, un the con dei biscotti sciatore. Oppure, la presentazione di un libro seguita da un aperitivo letterario con una gustosa e tipica pizza siciliana. Tutti momenti che, nel Caffè Letterario, vengono accompagnati da una buona musica, puntando alla riflessione, all’apprendimento, alla conoscenza dei diversi percorsi di vita degli scrittori”.
Il caffè letterario, oggi, viene riscoperto come un concept vincente, basato sul comune denominatore che lega il mondo della caffettiera con quello della letteratura, un momento intimo da trascorrere con sé stessi, concedendosi una coccola, magari leggendo un libro, magari sorseggiando un caffè, con una formula che ha origine antiche. Infatti, nasce in Francia tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento, per poi diffondersi in tutta Europa e anche in Italia, dove diviene simbolo dell’Illuminismo, del Risorgimento e della modernità. In passato, i caffè letterari erano luoghi in cui scrittori, filosofi, artisti ed intellettuali si incontravano e discutevano di letteratura, arte, filosofia, e politica. Chi frequentava il caffè letterario, non solo desiderava gustare una tazza di caffè o una bevanda ristoratrice, ma era mosso dalla voglia di discutere della realtà intellettuale, culturale e sociale del tempo. Inoltre, il caffè letterario, un tempo come oggi, diventa un’occasione di socializzazione e ci permette di assistere o presiedere ad attività culturali di diverso genere: presentazioni di libri, incontro con gli autori, spettacoli artistici, discussioni di gruppo e, persino, esposizioni di arte. Ed allora, frequentare un caffè letterario, oggi, è immergersi nei tanti incontri e ricordi avvolti dall’odore di un caldo ed aromatico caffè.
Anna Fichera