Con la deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti di Villa Pantano il sindaco di Riposto Davide Vasta ha aperto, stamani, le celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo. Una cerimonia sobria, nel rispetto del lutto nazionale deliberato dal Consiglio dei Ministri per la morte di Papa Francesco, a cui hanno preso parte il presidente del Consiglio comunale Nella Casabella, il vicesindaco Carmelo D’Urso, gli assessori Davide Palermo e Gino Daidone, le Forze dell’Ordine, una delegazione di militari della base Nas di Sigonella, don Marco Catalano, arciprete della Basilica ripostese, il comitato ionico etneo della Croce Rossa Italiana, la Fidapa Porto dell’Etna, la Fidapa Giarre – Riposto, gli scout del gruppo Masci e l’associazione ‘Nessuno è straniero’.
Al momento istituzionale è seguita, subito dopo, un’altra cerimonia in memoria del partigiano Leonardo Puglisi, cittadino ripostese arrestato e deportato nel lager di Berger – Belsen. Davanti all’ex abitazione dell’uomo, in via Gramsci, è stata installata una ‘pietra d’inciampo’ per ricordare il suo sacrificio e quello delle centinaia di migliaia di italiani vittime della follia nazi-fascista.
Un momento di grande emozione che ha visto la presenza dei discendenti del partigiano Puglisi, che hanno ripercorso la storia del proprio congiunto. Con lo scoppio del secondo conflitto mondiale, nel settembre del 1939, Leonardo Puglisi, nel frattempo trasferitosi a Genova con la famiglia, nonostante avesse già compiuto 45 anni e fosse rimasto gravemente ferito durante la prima guerra mondiale, decise di non sottrarsi alla lotta per la libertà, arruolandosi volontario nella Resistenza. Dal 1° gennaio 1944 al 1° marzo 1945 fece parte dei Gruppi di Azione Patriottica, assumendo il ruolo di partigiano combattente. Venne catturato dai tedeschi l’11 novembre 1944 e deportato in Germania, prima a Flossembürg e poi a Bergen – Bolsen, dove morì.
“Siamo grati ai familiari del nostro concittadino partigiano e alla presidente della Fidapa Porto dell’Etna, Mirella Di Pino – dichiara Davide Vasta – per averci permesso di ricordare la storia di Leonardo Puglisi, ad oggi poco conosciuta dagli stessi ripostesi, in occasione dell’80º anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo. Un momento emozionante che ci ha consentito di riallacciare i fili della nostra storia, riappropriandoci della memoria legata alla sorte del nostro concittadino e, attraverso lui, a quella di milioni di partigiani e cittadini caduti per mano di una violenza cieca e contraria ai valori di democrazia e libertà. La pietra d’inciampo ci ricorderà per sempre quest’uomo che ha sacrificato la propria vita per la libertà e insieme a lui – conclude il primo cittadino – ricorderemo tutti coloro che lottarono per un’Italia libera e democratica”.