“Vaso policonico” potrebbe sembrare una locuzione legata alla scienza medica, oppure al ritrovamento di un antico reperto. In realtà, non siamo nel campo della medicina, e neanche dell’archeologia, ma in quello dell’olivicoltura.
L’olivo, pianta mediterranea per eccellenza, coltivato da millenni in tutto il bacino del Mediterraneo, come Italia, Grecia, Turchia, Spagna e Tunisia, appartiene alla famiglia delle oleacee.
La produzione olivicola italiana è insufficiente al fabbisogno interno; la Sicilia, in particolare, da circa sei anni mostra un andamento variabile nella produzione di olio, ma rimane comunque tra le prime regioni produttrici di olio d’oliva in Italia.
Tuttavia, il miglioramento delle tecniche colturali e l’acquisizione di nuove pratiche di potatura possono portare a risultati significativi, in termini di quantità e qualità del prodotto.
In quest’ottica si inserisce l’undicesima edizione del Campionato Regionale di potatura dell’olivo “a vaso policonico”, che si è svolto, lo scorso 12 aprile, presso l’azienda agricola Costanza Scelfo, in provincia di Enna, organizzato dall’associazione Argalia, in collaborazione con la testata giornalistica “Sicilia Agricoltura”, l’Associazione Cooperativa Agricola Produttori Olivicoli (APO) di Catania, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (SAAF) dell’Università degli Studi di Palermo, l’Ente di Sviluppo Agricolo e la rete “Città dell’Olio” siciliane.
La manifestazione, promossa dal prof. Mario Liberto e dal dott. Francesco Bruscato, ha attirato numerosi appassionati di arboricoltura e coinvolto 26 esperti potatori provenienti da tutta la Sicilia, che hanno dovuto dimostrare la loro abilità e competenza nel potare, per ciascuno di essi, tre piante in 30 minuti, utilizzando esclusivamente forbici e seghetti su aste telescopiche (per raggiungere le parti più alte della chioma) e con divieto di salire sugli alberi.
Scopo della competizione, modificare la forma di allevamento da vaso libero a vaso policonico, un sistema di potatura che favorisce la produzione, evita la rimozione dannosa di parti della pianta, e utile per mantenerla in salute.
Il vincitore della gara è stato Alessio Cammarata, di San Cataldo (CL), che ha totalizzato 53 punti, mentre al secondo posto si è classificato Salvatore Cacciola, di Francavilla di Sicilia, con 49 punti, seguito da Vincenzo Trovato di Licata, con 45,5 punti.
Ottimi piazzamenti anche per altri due francavillesi, Rosario Morabito e Claudio Dovara, rispettivamente al sesto e decimo posto.
“Abbiamo raggiunto un risultato importante grazie ad un lavoro di squadra efficiente e positivo”, dichiara soddisfatto Alfio Silvestro, dottore agronomo, coordinatore del gruppo Valle Alcantara potatura a “vaso policonico”, “è fondamentale che tutti i membri del team si sentano coinvolti e valorizzati. La nostra iniziativa mira a promuovere il territorio della Valle dell’Alcantara, puntando, attraverso l’agricoltura, a far conoscere le sue ricchezze naturali, culturali ed economiche, al fine di attirare visitatori e migliorare il benessere della comunità”.
Luigi Lo Presti