La zona versava da tempo in condizioni di degrado, ma avantieri i giovani della locale associazione “Ascùta”, in collaborazione con quelli del gruppo “Rifiuti Piroclastici”, hanno provveduto a ripulirla
Quella di avantieri a Linguaglossa è stata una domenica all’insegna dell’ambiente e del volontariato. I giovani della locale associazione “Ascùta”, costituitasi nei mesi scorsi, hanno infatti provveduto a ripulire un’intera area del torrente San Leonardo, da tempo nel degrado.
Al loro fianco i volontari del gruppo “Rifiuti Piroclastici”, spesso impegnati in operazioni di questo tipo nel territorio del Parco dell’Etna.
Come ha dichiarato più che soddisfatto Raffaele Carriero, presidente di “Ascùta”, «all’iniziativa hanno partecipato in tanti, che ringrazio a nome degli altri rappresentanti della nostra associazione, così come ringraziamo chi ha sponsorizzato questa indimenticabile domenica ed, in particolare, quei commercianti di ferramenta linguaglossesi che ci hanno donato i sacchi ed i guanti utilizzati per l’occasione. Abbiamo in cantiere tanti altri eventi, ma questo tipo di giornata ecologica dovrà diventare un appuntamento periodico».
L’associazione giovanile “Ascùta” si è costituita all’indomani delle elezioni amministrative di Linguaglossa dello scorso giugno e, prima della giornata ecologica di ieri, si è fatta promotrice di diverse iniziative sul fronte dell’informazione politico-amministrativa nell’intento di avvicinare i cittadini alla conoscenza ed alla comprensione degli atti deliberati dalle varie istituzioni locali (Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale).
Con l’originale denominazione dialettale di cui il sodalizio si fregia, ossia “Ascùta” (che in lingua italiana significa “Ascolta”), si intende rivendicare il diritto di poter parlare a chi ha il dovere di mettersi “in ascolto” di una comunità per interpretarne al meglio le esigenze.
“Ascùta” rappresenta anche una sorta di “forum” delle associazioni linguaglossesi in quanto i giovani che ne fanno parte provengono a loro volta da diversi sodalizi socioculturali locali a tutt’oggi operativi.
Rodolfo Amodeo