Adrano, terza edizione di "Save the Garden” a cura dell’associazione “Sinergie” -
Catania
14°

Adrano, terza edizione di “Save the Garden” a cura dell’associazione “Sinergie”

Adrano, terza edizione di “Save the Garden” a cura dell’associazione “Sinergie”

Domenica 20 maggio scorsa, presso lo “Stadio dell’Etna” di Adrano si è svolta la terza edizione di “Save the Garden” organizzata dall’associazione “Sinergie” con l’intento di sensibilizzare la comunità al rispetto dell’ambiente e del verde pubblico.

Questa volta i ragazzi dell’associazione “Sinergie”, armati di ramazze e di buona volontà, si sono occupati alla pulitura dell’area circostante lo “Stadio dell’Etna” di Adrano, luogo frequentato da numerosi sportivi del comprensorio.

L’iniziativa ha visto la collaborazione dell’associazione AVIS sez. Biancavilla e di molti giovani adraniti e biancavillesi che hanno voluto sposare la causa.

«Agire per migliorare il nostro territorio è l’obiettivo – spiega Antonino Greco, coordinatore di Sinergie sez. Biancavilla – ed è solo collaborando che ciò può essere reso possibile. La numerosa presenza di oggi è stata certezza di cambiamento. Noi ci siamo e non molliamo! Amiamo la nostra terra dunque vogliamo tutelarla e rispettarla, sperando in un futuro in cui non ci sia più bisogno di questo tipo di iniziative».

«Ciò che ci ha spinto ad intraprendere questa iniziativa – aggiunge Agnese Di Stefano, studentessa di Economia – è stata la voglia di sensibilizzare i nostri concittadini, di tutte le età, non solo alla pulizia ma anche al rispetto degli spazi pubblici. Ognuno di noi dovrebbe cercare di abbandonare la sindrome dello spettatore e diventare attore protagonista; per fare ciò non è necessario porsi degli obbiettivi estremamente grandi ma partire dalle piccole cose».

«Grande soddisfazione per l’iniziativa – conclude Ettore Romano, coordinatore di Sinergie sez. Adrano – il successo del nostro progetto dimostra che volte basta semplice spirito di iniziativa e buona volontà per prendersi cura del nostro territorio. Auspichiamo inoltre che questo senso di responsabilità diventi contagioso, in maniera da poter coinvolgere quante più persone possibile nei prossimi appuntamenti».

Potrebbero interessarti anche