Una coppia di rapinatori, R.B. di 25 anni di Acireale ed E.G. (41) di Palmanova (Udine) E.G., sono stati arrestati da Carabinieri e Polizia al termine di un’indagine congiunta su tre rapine in altrettanti supermercati in Friuli, e sono stati arrestati in flagranza prima che potessero compierne una quarta.
L’indagine, condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Palmanova e dalla Squadra Mobile della Questura di Udine, è partita dopo la prima rapina, compiuta intorno alle 19.00 del 12 maggio in un supermercato di Palmanova in cui un rapinatore, con il volto coperto da passamontagna e armato di taglierino, si era fatto consegnare dalla cassiera 424 euro prima di scappare a bordo di un’auto guidata da una donna.
Stesso modus operandi anche per la rapina del 15 maggio in un supermercato di Udine, dove il rapinatore aveva raccolto un incasso di 2.115 euro.
Il 18 maggio la coppia era tornata in azione intorno alle 19.30 in un supermercato di San Giovanni al Natisone (Udine).
In questa occasione il rapinatore impugnava una pistola semiautomatica, poi risultata una scacciacani copia di una Beretta 92FS, e si era fatto consegnare 4.000 euro.
Carabinieri e Polizia erano già sulle loro tracce e li stavano monitorando, quando la sera del 24 maggio li hanno fermati all’esterno dello stesso supermercato di San Giovanni al Natisone, un attimo prima che tentassero la quarta rapina. L’uomo è stato disarmato dopo una breve colluttazione, la donna è stata raggiunta e arrestata mentre attendeva il complice sul retro, a bordo dell’auto.
La coppia di rapinatori dei supermercati si spostava a bordo di una Fiat Stilo scura con un vistoso adesivo sul tettuccio: una copia del logo con il “46” giallo di Valentino Rossi. Il particolare, notato dalla visione delle telecamere di sorveglianza in uscita dalla città di Udine dopo una delle rapine di cui sono accusati i due, è uno degli elementi di indagine che ha consentito agli investigatori, coordinati dal pm Giorgio Milillo, di mettersi sulle loro tracce.
Gli investigatori, una decina di uomini costantemente impiegati per monitorare i loro spostamenti, hanno appurato che i rapinatori eseguivano vari sopralluoghi all’interno dell’esercizio commerciale. Agivano in tempo brevissimo, sempre prima della chiusura pomeridiana o serale delle casse, per appropriarsi della maggior somma di denaro contenuta all’interno.