VIDEO IL SINDACO MESSINA: “L’OPPOSIZIONE VIENE MENO AGLI IMPEGNI ASSUNTI”
Nulla di fatto ieri sera in Consiglio a Mascali. Su proposta del consigliere di opposizione Carmelo Caltabiano il punto relativo alla proposta di sfiducia al sindaco Luigi Messina è infatti stato rinviato al prossimo 9 agosto. Il Consiglio si piega ma non si spezza. Altri 10 giorni di attesa, ma poi per fare cosa? E, soprattutto: a quale fine?
La richiesta di rinvio avanzata da Caltabiano – non motivata, come avrebbe dovuto – ha suscitato le critiche dei consiglieri di maggioranza.
Una decisione giunta a conclusione di una lunga seduta consiliare nella quale ha tenuto ampiamente banco solo la relazione della commissione speciale sui rifiuti in relazione all’anno 2017 (composta dai consiglieri Caltabiano, Veronica Musumeci, Agata Cardillo, Gaetano Portogallo e Valentina Gullotta) che in sostanza ha rilevato come le percentuali di raccolta differenziata siano conformi a quelli diffusi dall’Amministrazione Messina nei mesi scorsi.
Caltabiano, nella lettura della sua relazione, ha chiarito come “al buon trend del servizio di raccolta differenziata a Mascali non corrisponde però altrettanto decoro e pulizia urbana. Alla Commissione – ha detto Caltabiano – non sono pervenuti alcuni dati del servizio rifiuti e poco chiari risultano vari impegni economici assunti dal Comune verso alcune ditte per la realizzazione di servizi aggiuntivi come la rimozione di micro discariche e la pulizia della spiaggia. Dato accertato – ha spiegato Caltabiano – è che nel 2017 per l’Ente c’è stato un risparmio di circa 100 mila euro, ottenuto però non sul servizio ma sul conferimento in discarica”.
Il servizio RSU, secondo Caltabiano, risulta perciò improntato sull’improvvisazione e all’emergenza degli affidamenti diretti e non su una buona programmazione del servizio di raccolta differenziata.
Sull’argomento rifiuti è intervenuta anche la consigliera Veronica Musumeci che ha posto l’attenzione su alcuni articoli del capitolato rifiuti che non sembrerebbero stati rispettati dalla nuova ditta appaltatrice.
L’assessore all’ecologia Alberto Cardillo, in aperto scontro con il consigliere Caltabiano, ha rilevato come i dati della commissione di fatto abbiano confermato quanto comunicato dall’Amministrazione nei mesi scorsi a riprova della falsità delle accuse mosse dall’opposizione.
Nel corso dell’accesa seduta, come detto, non è stato invece completamente trattato il tanto atteso punto relativo alla proposta di sfiducia al sindaco Messina, il quale, a margine dell’assise, si è scagliato contro l’opposizione ritenendola incoerente rispetto ai proclami fatti nei giorni scorsi nei quali comunicava le dimissioni in blocco se la proposta di sfiducia non fosse passata.
“Per sfuggire agli impegni assunti – ha dichiarato Messina – i consiglieri di opposizione hanno creato il motivo, senza giustificarlo, per rinviare il consiglio. Ciò al solo scopo di allungare i tempi, e cercare di capire se è possibile trovare una soluzione alternativa all’impegno di dimettersi che hanno preso verbalmente e per iscritto”.
Per i consiglieri di opposizione è Giuseppe Cardillo, leader del gruppo consiliare di “Mascali C’è”, a chiarire i motivi della richiesta di rinvio: ”Il mio gruppo consiliare è allineato con tutti gli orientamenti degli altri consiglieri di opposizione. Lamentiamo il disinteresse nei confronti della mozione di sfiducia da parte dei mezzi di informazione rispetto alla rilevanza data all’annuncio di dimissioni fatto dai consiglieri di opposizione. Riteniamo che politicamente l’Amministrazione Messina sia un fallimento, che ci sono fatti di rilevanza penale che a nostro parere non sono stati denunciati e ci sorprendiamo della lentezza delle indagini da parte delle Autorità competenti. I principali servizi che dovrebbe fornire l’Ente comunale mascalese non funzionano e per queste ragioni stiamo cercando di far comprendere ai consiglieri che è giunto il momento di dire basta con questa Amministrazione. Il rinvio del consiglio al prossimo 9 agosto – secondo quanto ha affermato Cardillo – permetterà di arricchire la relazione della proposta di sfiducia con fatti nuovi come quello della commissione speciale sui rifiuti che ha rilevato una aperta violazione del capitolato di gara”.
Giovedì prossimo 9 agosto, insomma, si scriverà la parola fine a questa lunga agonia del Consiglio comunale mascalese sia nel caso in cui la mozione di sfiducia non dovesse ottenere i 14 voti necessari per essere approvata e che quindi i consiglieri di opposizione si dimettano, sia nel caso in cui in cui la mozione venga approvata mandando a casa sindaco e Giunta, traghettando di fatto Mascali verso il voto nella prima tornata elettorale utile.
L’ipotesi che l’opposizione ci abbia ripensato e che voglia rimanere salda sulla propria poltrona fino alla conclusione del proprio mandato elettorale non è ammissibile dopo i vari annunci di dimissioni fatti nei mesi scorsi. Quindi, allora, rimane un interrogativo: perché allungare questa lenta ma inesorabile agonia?