Si è svolto ieri, nella terrazza dell’Hotel Imperale di Taormina, l’atteso incontro con il giornalista Marco Travaglio  nell’ambito della rassegna “A cena con l’autore” realizzata e curata da Taobuk in collaborazione con il ristorante Opson.

Presentato dallo stesso autore il suo ultimo lavoro “È stato la Mafia” , opera che, per l’autore, “non dovrebbe neanche esistere in un paese normale, perché dovrebbero essere gli organi d’informazione ufficiali a dover parlare di questi fatti in modo dettagliato”, tema del libro la trattativa Stato-mafia, avviata dal Governo italiano con cosa nostra tra il 92′ e il ’93 per mettere fine alla stagione stragista più violenta della storia italiana. “Il peccato originale della Seconda Repubblica” secondo Borsellino, un sodalizio di ferro secondo Travaglio.

Ripercorrendo attraverso fatti inediti, insabbiati, testimonianze, fatti già noti, legami e intrecci, Travaglio dona al lettore una precisa analisi degli avvenimenti, cause ed effetti, sottolineando come questa non sia storia antica, anche se parliamo di vicende avvenute 22 anni fa, ma sia l’inizio di una proficua “collaborazione” tra mafia e pezzi di organi di Stato che ancora oggi produce i suoi effetti .

“Quando la Mafia non spara vuol dire che sta bene…” e possiamo benissimo dire che non spara da decenni. La Sicilia ricorda bene quel periodo e il prezzo pagato con il sangue per far calmare le acque, una sconfitta dunque che oggi sembra bruciare più di qualsiasi altra oppressione e che ci ricorda come non si deve “combattere la mafia, la si deve sconfiggere”.

Il prossimo appuntamento con la rassegna “A cena con l’autore”, continuerà con Carmelo Sardo “Malerba” il prossimo 8 agosto.

riprese video Ieni Alexandra

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