Una riunione non troppo carbonara (si è svolta al Comune) quella di ieri sera che aveva come unico punto all’ordine del giorno la sfiducia al sindaco Angelo D’Anna. Tutti i componenti della maggioranza consiliare (che è in opposizione al sindaco) ad eccezione di Fabio Di Maria, hanno preso parte all’incontro che, si apprende è stato solo interlocutorio e comunque teso a capire se davvero la maggioranza è compatta oppure, come già sta avvenendo da qualche settimana ci sono delle fughe in avanti.
Due gli episodi nel giro di pochi giorni che hanno comprovato il malessere. L’isolamento di Giusi Savoca, in primis, con la vicenda del dimensionamento scolastico e, appena pochi giorni fa, la mancata intesa sull’attribuzione di un riconoscimento istituzionale ad un giovane artista giarrese.
Ma veniamo alla riunione di ieri sera. La novità più importante da annotare è rappresentata dalla partecipazione di Francesco Cardillo. Il consigliere indipendente e che, per una serie di strane contingenze si è ritrovato nella compagine che ha portato alla vittoria il sindaco, ha preso parte alla riunione. Increeedibileeee!!! Avrebbe tuonato Sasà Salvaggio.
C’era anche Giuseppe Leotta che, ormai, non trascorre giorno senza che non prenda parte a qualche riunione dell’esecutivo. Lontani i ricordi in cui egli manifestava pubblicamente la propria indignazione contro l’amministrazione. I tempi in cui ancora “dipendeva” politicamente dall’ex assessore Pero Mangano, salvo poi smarcarsi, trovando strade alternative.
Leotta si è reso protagonista in questi mesi di produttive sedute di commissione e, oggettivamente come non riconoscergli i grandi risultati fin qui conseguiti. Sono sotto gli occhi di tutti: un polveroso nulla dal bagliore accecante. Senza contare le proposte diametralmente opposte a quelle di Francesco Longo, nell’alveo di Diventerà bellissima.
Altra novità è stata invece l’assenza alla riunione di ieri del consigliere Fabio Di Maria. Il più acerrimo nemico dell’amministrazione D’Anna e che invece, nell’ultimo periodo, sembra essere stato colpito (non ce ne voglia) dalla sindrome di Stoccolma, ovvero da quella spinta emotiva e istintiva dell’uomo che non tiene conto della realtà. Una assenza, quella di Di Maria, pesante, che, alla fine, è stato il pretesto per il buon Leo Patanè di chiedere e ottenere il rinvio della riunione alla prossima settimana.
All’interno della maggioranza comunque sul tema della sfiducia al sindaco prevale un sentimento di rassegnazione: troppi personalismi e divisioni interne. Fughe in avanti e accordi – modestissimi accordi – sotto banco. Per la cronaca alla riunione di ieri hanno preso parte: Giannunzio Musumeci, Giusi Savoca, Maurizio Arena, Giuseppe Leotta, Leo Patanè, Antonella Santonoceto, Francesco Cardillo, Vittorio Valenti, Francesco Longo. Unico assente, per l’appunto: Fabio Di Maria.