Il clima politico a Mascali sembra tutt’altro che tranquillo. Ad infiammare gli animi dei consiglieri di opposizione è la delibera di Giunta pubblicata ieri sull’albo pretorio del comune mascalese con cui l’Ente si costituisce in giudizio innanzi al T.A.R.S. sezione di Catania per resistere al ricorso di 11 consiglieri comunali avverso il Decreto assessoriale di sospensione del Consiglio comunale n. 230 del 27/08/2018.
Secondo Carmelo Caltabiano, Agata Cardillo, Grazia Carota, Rosario Di Mauro, Calogero Galati, Orazio Mangano, Veronica Musumeci, Emanuele Nigrì, Ernesto Pariti , Emanuele Previtera e Giuseppe Priolo, gli 11 consiglieri di opposizione che hanno proposto ricorso , “la Giunta spreca 5.170 euro dei mascalesi senza una ragione e/o motivazione”.
Questa è infatti la cifra per la quale la Giunta comunale ha dato mandato al Capo 10 Area Amministrativa – Servizio Contenzioso, di prevedere, relativamente alla procedura, quale compenso, comprensivo di competenze ed onorario, al professionista incaricato dall’Ente, per costituirsi in giudizio innanzi al T.A.R.S.
“I consiglieri comunali che hanno proposto ricorso – scrive il leader dell’opposizione consiliare Carmelo Caltabiano sulla propria pagina facebook – lo hanno fatto su solide basi giuridiche, innanzitutto sulla ragione che il rendiconto di gestione 2016 non aveva il parere favorevole del collegio dei revisori dei conti perché non pareggiava mancando all’appello la cifra di 98.784 euro sottratti dal segretario comunale poi anche arrestato. In secondo luogo il commissario ad acta, non più in carica – secondo Caltabiano – avrebbe eventualmente dovuto rinviare il documento in giunta municipale per le necessarie correzioni e rinviarlo in consiglio per l’approvazione. Invece, né il sindaco Luigi Messina prima, né il commissario poi, hanno ritenuto di apportare modifiche al rendiconto di gestione 2016 nonostante i gravi fatti evidenziati col voto di bocciatura.
Da ciò – scrive Caltabiano – è nata la necessità di fare chiarezza su “dove sta la ragione, e cioè, dalla parte dei consiglieri comunali che hanno bocciato il rendiconto in quanto ritenuto illegittimo, o dalla parte della giunta e quindi del commissario?”. Tale verifica i consiglieri di opposizione l’hanno chiesta con i propri soldi e non con quelli dei mascalesi”.