Sale a nove il numero degli arresti eseguiti nell’ambito dell’attività investigativa condotta congiuntamente da carabinieri e Guardia di Finanza (Gico) per circoscrivere i fatti di sangue verificatisi tra le 17.00 e le 22.00 dello scorso 6 luglio.
Infatti nella notte i militari della Compagnia di Giarre hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Catania nei confronti di tre ripostesi per tentato omicidio e porto illegale di armi.
Gli arrestati, sono la vittima designata del fallito agguato in via Etna: Luigi Falzone, 25 anni, e con lui sono finiti in manette Giuseppe Castorina e Liborio Previti, 32 anni, tutti di Riposto.
Gli arrestati sono stati già tradotti nel carcere di piazza Lanza a Catania.
I particolari dell’operazione sono stati illustrati questa mattina in un incontro con la stampa presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Catania.

Gli investigatori hanno confermato che, con i tre arresti di stamane, si è finalmente chiuso il cerchio.
Si tratta dei tre presunti autori della gambizzazione di Sebastiano Flori episodio che ha poi determinato la reazione con il fallito agguato di via Etna a Riposto.
Sullo sfondo della vicenda vi sarebbe un riassetto nella leadership locale per la gestione degli affari illeciti tra due consorterie mafiose: i cosiddetti “mussi” di Laudani e il gruppo satellite vicino a Santapaola.