L’Amministrazione della cittadina dell’Alcantara ha individuato oltre 850 estreme dimore con le concessioni esaurite, che potranno essere rinnovate solo se gli eredi interessati pagheranno per ognuna 1.300 euro entro il prossimo 31 gennaio. Un’operazione “impopolare”, ma che potrebbe consentire all’ente di Piazza Annunziata di incassare oltre un milione ed, in ogni caso, di reperire nuovi spazi per le sepolture
Il Comune di Francavilla di Sicilia potrebbe incassare a stretto giro di posta, ossia entro il prossimo 31 gennaio, una ragguardevolissima cifra superiore ad un milione di euro. Ciò avverrebbe se tutti gli eredi degli oltre ottocentocinquanta defunti i cui luoghi di sepoltura (loculi a muro e tombe a terra) nel locale cimitero di contrada Cappuccini risultano con concessioni scadute o in scadenza (entro il 2020) dovessero manifestare la volontà di continuare a mantenere le spoglie dei loro congiunti nelle “dimore eterne” (ma stando così le cose non è il caso di chiamarle così…) che hanno occupato sino ad oggi.
L’Amministrazione Comunale della cittadina dell’Alcantara ha infatti deciso di dare attuazione alla normativa che disciplina le concessioni cimiteriali, dalle quali, contrariamente a quanto si è solitamente portati a pensare, non deriva un diritto perenne in quanto scadono dopo un certo numero di decenni fissato dai locali regolamenti di polizia mortuaria.
Come sottolinea il consigliere comunale del gruppo di maggioranza “La Svolta” Filippo Grifò, che nella sua veste professionale di ingegnere ha curato in prima persona il censimento delle sepolture ormai prescritte, «ci siamo attenuti alla data di morte indicata sulle varie tombe, anche se il rilascio della relativa concessione risaliva probabilmente a diversi anni prima, in quanto si è soliti assicurarsi in anticipo il diritto a tale tipo di spazio».
Così, con straordinario “tempismo”, proprio in questi giorni dedicati al culto dei cari estinti, i cittadini francavillesi si stanno ritrovando davanti il lunghissimo elenco, predisposto dagli uffici municipali, dei nomi e cognomi dei defunti le cui tombe sono già “scadute” o “in scadenza” entro il 2020. Ed è pressoché impossibile sottrarsi alla visione di tale “listone” in quanto, oltre che pubblicato sul sito internet istituzionale del Comune, esso è anche affisso nel locale cimitero, meta in queste giornate dei parenti dei “de cuius” in vista dell’imminente ricorrenza del 2 novembre. Su ogni singola tomba da rinnovare, inoltre, è stato affisso il relativo avviso di scadenza (v. foto principale).
Sulla base degli atti predisposti dall’Ufficio Tecnico Comunale, il cittadino che intende chiedere il mantenimento di una singola tomba per altri cinquant’anni dovrà versare mille e trecento euro entro il 31 gennaio 2019. Da qui la previsione di entrata cui prima accennavamo, sempre che per tutte le oltre ottocentocinquanta concessioni venga chiesto il rinnovo (basta moltiplicare € 1.300 per 850 e si ottiene il risultato di € 1.105.000,00).
I tempi di scadenza, comunque, non sono uguali per tutti i tipi di sepoltura. Per le tombe a terra, infatti, la durata della concessione è di novantanove anni, mentre i loculi a muro scadono dopo cinquant’anni.
Coloro che volessero procedere al rinnovo dovranno presentare un’apposita richiesta scritta all’Ufficio Servizi Cimiteriali, dove è in ogni caso opportuno recarsi personalmente, previo appuntamento, nelle mattinate del lunedì e del mercoledì, in maniera tale da apprendere direttamente dai funzionari l’esatto da farsi.
Anche chi non fosse interessato al rinnovo, peraltro, dovrà comunque attivarsi per concordare con il personale comunale il trasferimento della salma del proprio congiunto, ridotta “in cassettina”, in un apposito spazio cimiteriale. Per i defunti della cui sepoltura non si richiede il rinnovo è infatti prevista una sia pur piccola, ma dignitosa, collocazione onde non estinguerne totalmente il ricordo.
Tale operazione è stata posta in essere dall’attuale Amministrazione Comunale di Francavilla di Sicilia, guidata dal sindaco Enzo Pulizzi, al fine di poter reperire nuovi spazi per le sepolture. Le tombe ed i loculi di cui non verrà rinnovata la concessione saranno infatti “svuotati” per poter essere in grado di ospitare i futuri defunti, ai quali, evidentemente, non si riesce a trovare posto nemmeno nel contiguo nuovo cimitero realizzato qualche decennio addietro.
L’iniziativa, come c’era da aspettarsi, non è stata accettata di buon grado da parecchi francavillesi, molti dei quali si stanno trovando di punto in bianco a dover sborsare diverse migliaia di euro per poter conservare il diritto alla sepoltura dei parenti deceduti. C’è, addirittura, chi auspica l’intervento delle autorità ecclesiastiche onde scongiurare quella che è stata definita «una profanazione ed uno scempio».
E come fa notare qualche cultore di storia patria, «nel cimitero monumentale di Francavilla di Sicilia, progettato dall’insigne architetto Leone Savoja (fautore anche dei cimiteri di Genova e Messina), insistono diverse tombe di eminenti personalità locali del passato (artisti, letterati, politici, ecc.) che non hanno eredi e le cui concessioni, pertanto, non potranno essere rinnovate da nessuno. La loro eliminazione, dunque, significherà la cancellazione di una parte della memoria storica della comunità francavillese. Non sarebbe il caso, quindi, di fare dei distinguo tra queste concessioni scadute?…».
Rodolfo Amodeo