San Pietro Clarenza, riconquistando la città -
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San Pietro Clarenza, riconquistando la città

San Pietro Clarenza, riconquistando la città

Prosegue l’opera di riqualificazione delle zone periferiche oppure abbandonate all’incuria

Il Comune clarentino con l’azione dell’assessorato al Verde pubblico, retto da Marco Privitera, dopo la Festa degli alberi, con la piantumazione di piantine, continua il lavoro nel territorio comunale. Con l’aiuto di volontari (quasi tutti giovani) del corpo comunale della Protezione civile e degli scout Agesci, a fine 2013 fu riqualificata un’area in contrada San Antonio Eremita a sud del paese, alla fine di via Agrigento. L’area fu ripulita da erbacce, con la successiva messa a dimora di diverse piantine.

L’assessore Privitera tiene a precisare che, con l’aiuto di volontari, e personale in mobilità assegnati al comune clarentino, conta di riqualificare tutte le periferie, con la messa a dimora di alberelli. La zona di San Antonio Eremita è stata attrezzata con diversi giochi per bambini. Privitera precisa che le attrezzature sportive erano in disuso presso l’asilo comunale di via Palermo, inutilizzate in quanto obsolete e danneggiate. Tutti i giochi sono stati riparati, pitturati, riqualificati, portati a nuovo, grazie al lavoro dei signori Orazio Santonocito, Giuseppe D’Amico, Orazio Tomasello (personale in mobilità, assegnato al Comune di San Pietro Clarenza). Il luogo si presta molto per portare i bambini a spasso e farli divertire. Ma vi è una grossa pecca, il sito è sporcato da escrementi di cani, visto che gli “uomini cani”, portano i quadrupedi a fare i loro comodi in un luogo che, con tanti sforzi, è stato riqualificato, ma che è, soprattutto, frequentato da bambini.

È stata anche ripulita la collinetta dove è ubicata la famosa “Torretta”, opera della civiltà contadina, somigliante ad un altare celtico di cui si sconosce l’anno di costruzione. Potrebbe, persino, secondo alcuni studiosi, risalire ad inizio 1800.

Michele Milazzo

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