Si riaccendono i riflettori sulla politica mascalese dopo lo scioglimento del Consiglio comunale dello scorso mese di ottobre per la mancata approvazione del rendiconto di gestione 2016 da parte del civico consesso.

Si ricorderà come 11 consiglieri comunali di opposizione abbiano fatto ricorso al TAR per chiede l’annullamento del decreto di sospensione prima e di scioglimento del Consiglio comunale dopo.

“Il civico consesso di Mascali con voto contrario alla proposta di deliberazione del bilancio consuntivo 2016 – ha sempre rimarcato il consigliere di opposizione Carmelo Caltabiano – ha bocciato tale documento perché palesemente illegittimo e falso. La cassa di diritto e quella di fatto non coincideva proprio della somma di € 98.786 sottratta fraudolentemente da un funzionario infedele poi anche arrestato, oltre alla mancanza di ben 8 allegati obbligatori perché mai nemmeno redatti, e comunque per il voto contrario, coerente col parere non favorevole del collegio dei revisori dei conti. L’approvazione di tale documento da parte di funzionario regionale quale commissario ad acta ha attivato tutte le procedure di legge per lo scioglimento del consiglio comunale come sanzione prevista dall’ordinamento regionale”.

“Il funzionario regionale – ha sempre sostenuto Caltabiano – non avrebbe più avuto titolo ad approvare il documento di bilancio perché il suo incarico era già decaduto mesi prima, tuttavia nella sua funzione avrebbe comunque potuto e dovuto valutare attentamente le ragioni dei consiglieri comunali trasfuse nella dichiarazione di voto e rinviare gli atti alla Giunta per operare le necessarie rettifiche ed integrazioni documentali richieste, oltre a chiedere un nuovo parere al collegio dei revisori dei conti. Oggi noi consiglieri comunali siamo stati costretti a rivolgerci alla giustizia Amministrativa per chiedere di dichiarare illegittima l’approvazione del bilancio consuntivo da parte del Funzionario regionale per noi non più commissario e quindi la nullità di tutti gli ulteriori atti e decreti che hanno condotto allo scioglimento del consiglio comunale di Mascali”.

La sentenza del Tar dovrebbe arrivare a giorni. Il Consiglio comunale potrebbe essere reintegrato oppure il sindaco Luigi Messina, la sua Giunta e il Commissario che fa le veci del Consiglio continueranno a reggere l’Ente comunale fino a prossime elezioni amministrative previste per il 2020.

“Confidiamo – dichiara Caltabiano e i suoi colleghi dell’opposizione – in una serena decisione dei giudici amministrativi, ma anche e soprattutto in una attenzione del legislatore regionale perché metta mano all’ordinamento regionale degli enti locali e lo renda coerente con quello nazionale affinché non sia più possibile per sindaci e giunte inefficienti ritardare nella predisposizione dei bilanci senza che per loro non vi sia nessuna sanzione al contrario di quello che avviene nel resto della nazione”