Sarà un’agenzia privata che si occuperà della riscossione coattiva delle entrate tributarie e patrimoniali del Comune di Riposto. Lo ha deciso ieri il Civico consesso ripostese.
Così come ha spiegato la presidente della III commissione “Bilancio e finanze”, Paola Emanuele, il servizio riscossione dell’Ente può contare solo su 5 unità di lavoratori, di cui 4 a tempo parziale. La riscossione coattiva sarà affidata in concessione, tramite procedura aperta, seguendo il criterio dell’offerta più vantaggiosa.
L’esperto del sindaco in materia economico finanziaria e tributi locali, dott. Alfio Spinella, ha sottolineato che il Comune ha numeri importanti e questo agevolerà la partecipazione alla procedura aperta di chi ha competenze per gestire il servizio.
L’assessore Saro Caltabiano, che in passato si era detto contrario all’affidamento a privati di questo servizio, ha spiegato che occorre distinguere tra chi non vuole pagare e chi non riesce a farlo e che occorre trovare forme giuste perché l’Ente sia vicino a questi ultimi e li agevoli. Inoltre, ha rinnovato l’impegno ad abbassare le aliquote in modo che tutti riescano a pagare.
Mariella Di Guardo ha suggerito alcune migliorie, tra queste ha evidenziato che il Comune, che può accedere alla banca dati nazionale dell’Agenzia delle Entrate, potrebbe depurare i dati dai morti e dai falliti e inoltre, andrebbe valutato il volume del gettito, cioè quanto l’agenzia arriva a riscuotere e ha sottolineato che gli atti spediti dovranno essere inoppugnabili. Tuttavia, non ha condiviso che il Consiglio assuma il ruolo del funzionario che fa il capitolato. Obiezione a cui il presidente Cerra ha risposto che il Consiglio dà solo un indirizzo politico.
L’opposizione, con l’avv. Carmelo D’Urso si è detta contraria all’atto, temendo atteggiamenti vessatori; parole stigmatizzate dal presidente Cerra perché “danno un senso errato a quanto si fa”. L’assessore Casabella ha assicurato che non ci sarà alcun atteggiamento vessatorio, che l’atto è necessario e ha elogiato il lavoro dell’ufficio tributi.
Il Consiglio comunale ha anche approvato il nuovo schema di convenzione per la concessione del servizio di tesoreria comunale per il quinquennio 2019-23. «Vi sono delle novità normative in materia di gestione dei flussi, sia informatici che finanziari e si rende necessario adeguare la convenzione a queste nuove direttive – spiega l’assessore Casabella -. L’applicazione di queste nuove regole investe il mondo dei pagamenti pubblici e il rapporto che intercorre tra il tesoriere e la pubblica amministrazione. I sistemi sono maggiormente informatizzati, vi sono maggiori obblighi da parte del tesoriere che non dovrà solo limitarsi a verificare la capienza finanziaria ma, ad esempio, effettuerà altri controlli come la capienza degli stanziamenti di bilancio o la verifica dei vincoli di destinazione dei finanziamenti».
Per i fornitori non ci sono novità di rilievo.