Epifania all’insegna della solidarietà al Duomo di Giarre dove la Caritas parrocchiale, in collaborazione con la locale sezione dell’Avulss, ha organizzato il tradizionale pranzo di solidarietà per i fratelli bisognosi della città. Quasi duecento i partecipanti che, con gioia, hanno accolto l’invito degli organizzatori, coordinati dall’arciprete parroco, don Antonino Russo e dalla dottoressa Rosa Cavallaro. Grande la disponibilità dei volontari delle Associazioni e dei Gruppi parrocchiali che hanno realizzato, personalmente, i cibi serviti in tavola (primi, secondi, contorni, dolci e frutta di stagione), che hanno allietato i palati dei commensali in un clima di gioiosa fratellanza.
Diversi i volontari che si sono prodigati per la riuscita dell’evento. Dai soci dell’Azione Cattolica, ai giovani ministranti del gruppo “San Tarcisio”, coordinati da Paolo Musumeci e Chiara Puccio, dai giovani dell’Oratorio Festivo ai rappresentanti dei diversi gruppi della Parrocchia. In tanti si sono stretti attorno ai fratelli bisognosi offrendo loro, oltre ad un lauto pranzo, alcune ore di intensa fratellanza e allegria. Presenti, oltre alle numerose famiglie assistite dal CAV (Centro Aiuto alla Vita) di Giarre, curato dai coniugi Cesare e Ginevra Scuderi, con al seguito i loro bellissimi bambini, gli ospiti di Casa della Speranza “Viviana Lisi”, i fratelli seguiti dalla Caritas parrocchiale e, per la prima volta, i fratelli musulmani, dello Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) per i quali è stato allestito un pranzo in linea con le loro tradizioni.
Maturata nel tempo, l’esperienza di “servire” i fratelli bisognosi, già proposta in parrocchia nei momenti forti dell’anno pastorale, ha riscosso, anche stavolta, grande disponibilità nei giarresi che, anche come singoli, hanno contribuito a rendere speciale una giornata “comune” di alcuni fratelli verso i quali la vita non è stata certo generosa.
«Il pranzo di solidarietà allestito per i fratelli bisognosi – spiega il parroco della Chiesa Madre di Giarre, padre Nino Russo – è un gesto che la parrocchia fa per stare insieme a chi soffre. Ringrazio coloro che hanno accolto il nostro invito e quanti hanno risposto con grande entusiasmo e generosità alla proposta di approntare un “pranzo completo” che potesse rendere felici i partecipanti».
Ad allietare l’evento la vivacità dei commensali più piccoli ai quali, alla fine del pranzo, sono stati offerti in dono tanti dolciumi. Per i volontari, invece, la gratitudine dei fratelli bisognosi espressa, nel congedarsi, attraverso sorrisi sinceri e intense strette di mano per le ore di felicità inaspettata e gratuita vissuta.
Rosalba Azzarelli