È domenica prossima, 10 agosto, la data scelta per il primo atto di una protesta che si prospetta clamorosa ma quanto mai giusta a difesa del diritto alla salute dei cittadini del comprensorio che ricade nell’influenza dell’ospedale di Giarre. Il primo atto prevede un volantinaggio (che si svolgerà presso il casello autostradale di Giarre dalle 8 alle 12) cui parteciperanno tutti i rappresentanti della città, dal sindaco ai consiglieri comunali, per sensibilizzare i cittadini in prospettiva di altre azioni di protesta previste tra fine agosto ed inizio settembre. La parola d’ordine è fare presto! L’ospedale di Giarre non può più aspettare (quante volte ne abbiamo parlato e scritto…), né si può assistere ancora al lento ma inesorabile depauperamento della principale struttura sanitaria del comprensorio. La Commissione di studio sull’ospedale presieduta da Tania Spitaleri ha impresso una accelerazione coinvolgendo, ancora una volta, l’Amministrazione comunale.
Del resto, sembra ormai assodato che la situazione disastrosa in cui versa l’Ospedale di Giarre, dovuta alle intollerabili carenze di organico e all’assenza di supporto logistico e strumentale, stia portando alla “morte” il nosocomio.
Da qui la necessità di promuovere iniziative forti che coinvolgano non solo i sindaci dell’area jonica e le varie forze politiche ma anche, e soprattutto, il mondo associazionistico. La compattezza è sicuramente l’elemento vincente di questa battaglia civile. Se davvero si vuole salvare l’ospedale e non ridurlo ad un ambulatorio, occorre la massima determinazione.
La Commissione presieduta dalla Spitaleri si dice convinta della necessità di promuovere iniziative che possano scuotere le coscienze sensibilizzando la società civile. L’Amministrazione comunale ha deciso di sposare questa linea ma è necessario che, anche gli altri Comuni facciano la propria parte, con la stessa convinzione. La lettera che è stata trasmessa alla Regione altro non è che un ultimatum (scarica e leggi la lettera ospedale).
Risposte rapide e, in caso contrario, non può che scattare la mobilitazione di tutti. Del resto, i passaggi politici sono stati troppi e purtroppo inconcludenti fino ad ora.
Il 26 febbraio e il 17 marzo scorsi si sono svolti due importanti incontri ufficiali tra l’Assessore Regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, e una delegazione istituzionale del Comune di Giarre, composta dal presidente della Conferenza dei Sindaci del Distretto Socio Sanitario n. 17 e sindaco di Giarre, Roberto Bonaccorsi, e dalla Commissione Consiliare “Indagine, monitoraggio e studio sullo stato dell’arte dell’Ospedale di Giarre e del Distretto Sanitario di Giarre”.
Risultato tangibile: un silenzio assordante. Già nei mesi scorsi l’assessore Borsellino aveva illustrato il Nuovo Piano Regionale di Rimodulazione della Rete Ospedaliera, garantendo per il Presidio sanitario di Giarre una connotazione specifica all’interno del Distretto 1, che comprende gli Ospedali Riuniti di Giarre e Acireale,ed è stato concordato che fosse d’uopo tener conto delle istanze del territorio ed affidare alle istituzioni locali un ruolo fondamentale di monitoraggio nell’attuazione delle previsioni ivi contenute. Ad oggi – si ribadisce nella missiva indirizzata alla Regione – nulla di quanto concordato è stato attuato, mentre lo svuotamento di personale e servizi dell’Ospedale di Giarre continua inarrestabile e persiste una situazione disastrosa nel Pronto soccorso, dovuta alle intollerabili carenze di organico e all’assenza di supporto logistico e strumentale, che, certamente, comportano un grosso rischio per il personale addetto e per i pazienti, determinando l’impossibilità di garantire i livelli essenziali di assistenza.
“In considerazione del fatto che la situazione in cui versa il Presidio Ospedaliero giarrese è molto complicata, mentre appare evidente, nel contempo, lo stato di progressivo abbandono dello stesso, con inevitabile e conseguente nocumento per la tutela della salute pubblica dei cittadini di un territorio così densamente popolato, la Commissione unitamente al sindaco Robertro Bonaccorsi, ritiene non più sostenibile lo status quo del nosocomio giarrese, il quale non può riuscire a garantire nemmeno le più elementari risposte al bisogno di salute dei cittadini dei dieci comuni del Distretto Socio Sanitario n. 17”.
Nella missiva si ribadisce pertanto una risposta concreta e soprattutto celeri ed esaustivi riscontri in merito alle inefficienze evidenziate, al fine di superare il difficile stato dell’arte, nonché la concreta ed immediata applicazione di quanto concordato sul futuro degli Ospedali Riuniti di Giarre e Acireale in data 26 febbraio 2014 ed in data 17 marzo 2014.
“In assenza di risposta – è rimarcato nella nota trasmessa alla Regione – il sindaco di Giarre con la sua Amministrazione, l’intero Consiglio Comunale e la Commissione permanente sul controllo dell’Ospedale, valuteranno ogni manifestazione o atto anche eclatante per rivendicare il diritto alla salute dell’intero territorio”.
L’augurio è, ci permettiamo di aggiungere, che questa ultima protesta possa essere partecipata come merita da tutti (politici, associazioni e chiunque a qualsiasi titolo abbia voglia di spendersi) e da tutto il distretto senza campanilismi né strategie di sorta perché abbiamo come l’impressione che siamo davanti all’ultima chiamata.