Catania, presentato all'Assostampa il libro "I giovani e il calcio" di Salvo Pappalardo -
Catania
18°

Catania, presentato all’Assostampa il libro “I giovani e il calcio” di Salvo Pappalardo

Catania, presentato all’Assostampa il libro “I giovani e il calcio” di Salvo Pappalardo

La sala delle conferenze dell’Assostampa, all’interno del complesso delle Ciminiere, ha ospitato lunedi pomeriggio del 15 aprile scorso l’attesa presentazione del volume di Salvo Pappalardo “I giovani e il calcio”, AL.GRA Editore Srls, Viagrande, 2019, pag. 280 € 20,00.

Ad aprile il dibattito è stato il padrone di casa, Daniele Lo Porto, segretario provinciale dell’associazione sindacale dei giornalisti, il quale, tra i suoi trascorsi giornalistici anche nel mondo del calcio col Giornale del Sud di Pippo Fava, si è meravigliato di trovarsi a pagina 62 del volume: “Ero emozionato, insomma, nella redazione sportiva c’erano il geniale Beppe Cantone, autore di titoli originalissimi e grande appassionato di tennis, Alfio Di Mauro, uomo d’ordine,e Fabio Tracuzzi, capelli e baffi al vento, maglietta nera e pantaloni grigioverdi” e poi “”Ricordo quella parola d’ordine che ci faceva mettere virtualmente sull’attenti: ‘Ragazzi, oggi c’è il direttore …’. E l’immagine di Pippo Fava di spalle, jeans stretti, scarpe a punta e la camicia spiegazzata, mentre va verso la sua stanza, è la sintesi di tutto… Tornai in redazione, era il luglio del 1982, ma il clima era completamente cambiato: finito l’entusiasmo e forse anche i soldi il giornale andava ma senza grande sprint. Se non ricordo male finì tutto nel gennaio del 1983”.

Salvo Pappalardo dedica il frutto del suo lavoro proprio ai suoi nipotini: Andrea, Vittoria e Matteo; ma non manca il sommo poeta Dante ad illuminare il lavoro con una citazione del XV Canto dell’Inferno: “… se tu segui tua stella / non puoi fallire a glorioso porto”.

Salvo Pappalardo, che per anni sul quotidiano locale etneo, si è occupato delle pagine dedicate al calcio giovanile ed ai suoi piccoli campioni, alcuni approdati nelle serie superiori, offre con la propria testimonianza una lunghissima serie di dati, di persone e personaggi, tuttora vivi nei ricordi degli sportivi catanesi di oggi e sicuramente anche di domani.

A moderare l’incontro è stato il dirigente nazionale delle Polisportive Giovanili Salesiane (P.G.S.) Enzo Caruso, il quale ha ricordato i tempi pionieristici del calcio a Catania con levataccie quasi col buio per prendere, sempre di corsa, ben due autobus e raggiungere alle 7 del mattino i campi di calcio situati proprio in periferia: la Cava, Turati, Zia Lisa: “Si giocava allora dalle sette del mattino fino alla 17,30 del pomeriggio, una partita dietro l’altra”.

Ricordando poi la genesi del P.G.S.: “Una costola del C.S.I. (Centro Sportivo Italiano) dove esistono gli ‘alleducatori’, non gli allenatori” proprio per dare quel senso di educazione nello sport e con lo sport a contatto coi giovanissimi nello spirito dettato da Don Bosco per il quale l’oratorio ed il cortile erano la base per l’educazione dei giovani”.

In sala nutrita la presenza, non solo di alcuni enti di promozione sportiva, come proprio il C.S.I., con Agnese Gagliano che si è soffermata sulle radici cristiane che regolano l’attività dell’Ente, ma anche di vecchie glorie del Calcio Catania come Gigi Chiavaro, che dal gioco nel cortile raggiunse il traguardo, da giovanissimo, dopo aver giocato nell’Interclub, di andare a giocare da titolare nelle fila del Calcio Catania, dell’osservatore calcistico Alfio Sanfilippo (per lui l’oratorio era la seconda casa), di Renato Marletta (la santa messa prima di ogni partita e con le regole di vita calate nelle regole del calcio).

Carmelo Pelledoro ha accennato all’involuzione nei costumi con una società ormai tecnologica che influenza anche il mondo del calcio, ricordando che: “La situazione deficitaria del Comune di Catania porterà alla esternalizzazione nella gestione degli impianti sportivi che verranno così gestiti da chi ha più soldi”.

Il collega Nunzio Currenti, uno specialista del ciclismo, ha voluto ricordare figure scomparse del mondo giornalistico legate al calcio, Michele Tosto ed il fotografo Gianni D’Agata, aggiungendo poi: “Mancano le politiche, manca la politica. Occorre ritrovare le piazze come una volta” ed annunciando una manifestazione proprio nelle piazze di Fiumefreddo di Sicilia per il 25 e 26 maggio prossimi.

Domenico Pirracchio

Potrebbero interessarti anche