A Riposto le celebrazioni della Festa della Repubblica -
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A Riposto le celebrazioni della Festa della Repubblica

A Riposto le celebrazioni della Festa della Repubblica

Con la deposizione di una corona di alloro ai Caduti di tutte le guerre, anche a Riposto a Villa Pantano, si sono svolte le celebrazioni istituzionali legate alla Festa della Repubblica, cui hanno preso parte il sindaco Enzo Caragliano con la Giunta, il presidente del Consiglio Rosario Cerra e i rappresentanti locali delle forze dell’ordine e del mondo associazionistico.
Il primo cittadino ripostese nel suo intervento si è soffermato sul significato della festa della Repubblica che “ci è stata data dai nostri padri costituenti nel 1946. Nella parola Repubblica c’è il valore della democrazia, della libertà di pensiero, di espressione. Ritengo che la carta costituzionale che è la base su cui si fonda la nostra Repubblica di cui tutti parliamo, in realtà è conosciuta da pochi. Da qui il mio appello alle istituzioni scolastiche perché facciano conoscere alle generazioni del futuro il suo significato, implementando la divulgazione; perché nella carta costituzionale ci sono i principi cardine della nostra democrazia: il lavoro che dovremmo dare ai nostri giovani, la libertà di pensiero”. Il sindaco Caragliano ha poi affrontato il tema della gestione amministrativa: “Oggi, purtroppo, c’è una crescente crisi nei valori, nella rappresentazione delle istituzioni e i cittadini hanno un compito fondamentale, quello di scegliere le persone giuste che possano rappresentare le proprie esigenze. E invece si assiste ad un impoverimento della politica costruttiva. La politica è un arte di elevazione dell’uomo a optato che si sappia fare, quando invece la politica diventa un ritorno personale, un meretricio, uno scambio di favori, allora perdiamo tutti. Quell’originario senso della politica – ha rimarcato il sindaco – si è ormai deteriorato, tralignando nella più ignobile e squallida “professione”, ovvero nell’esercizio del potere riservato a pochi “addetti ai lavori”, ovvero ai professionisti della politica. Quella che era considerata un tempo una nobile arte ed un’occupazione elevata dell’uomo. Per questo i giovani delle future generazioni hanno il compito di riportare alle sue origini l’esaltante significato della politica”.

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