Una conferenza, l’apposizione di una targa sulla casa natale, l’intitolazione del parco giochi ed una solenne celebrazione eucaristica hanno avuto luogo nel Comune dell’Alcantara nell’appena trascorso fine settimana per commemorare l’eroica religiosa, fondatrice della Congregazione femminile delle “Figlie del Divino Zelo”, della quale ricorrono quest’anno la nascita, l’inizio della missione e la morte
Il corrente anno 2019 riveste una particolare importanza per il Comune di Graniti con riferimento ad una sua figlia benemerita. Un secolo e mezzo fa (21 giugno 1869) veniva infatti al mondo nel piccolo centro dell’Alcantara Madre Maria Nazarena Majone, strettissima collaboratrice dell’eroico sacerdote messinese Sant’Annibale Maria Di Francia, del quale la religiosa granitese fece proseguire la missione a livello nazionale. Inoltre centotrenta anni fa (14 ottobre 1889) la Majone, appena ventenne, iniziava ufficialmente la sua missione nel degradato quartiere di Messina denominato “Avignone”. Quest’anno, infine, ricorre anche l’ottantesimo anniversario della sua morte (25 gennaio 1939).
Nel Comune dell’Alcantara le tre ricorrenze sono state celebrate nell’appena trascorso fine settimana con una conferenza sul tema “Suor Nazarena Majone, madre dei piccoli e dei poveri”, svoltasi sabato mattina nella sala consiliare del municipio, ed una solenne celebrazione eucaristica presieduta ieri pomeriggio dall’arcivescovo di Messina, S.E. Mons. Giovanni Accolla.
Ad introdurre i lavori della conferenza di avantieri il parroco di Graniti Don Enzo Di Mura ed il sindaco Paolino Lo Giudice, il quale ha sottolineato come «per la comunità locale sia un onore aver espresso una personalità quale Madre Nazarena Majone, mirabile modello di religiosità che si coniuga con l’impegno sociale».
Ha fatto seguito l’intenso intervento della docente Angela Maria Vecchio, nota operatrice culturale ed esponente del mondo del volontariato del vicino Comune di Gaggi, la quale ha tracciato un esaustivo profilo di Suor Nazarena, ultima dei sei figli dei coniugi granitesi Bruno e Marta Falcone.
Frequentando la parrocchia di Graniti, la giovanissima Maria (Nazarena sarà il nome aggiuntivo che assumerà una volta diventata suora) avverte fortemente il richiamo della fede sino ad entrare a far parte della nuova Famiglia religiosa delle “Figlie del Divino Zelo”, promossa da Padre Annibale Di Francia, un sacerdote messinese dai nobili natali, ma che aveva impiegato tutti i suoi beni per dare sostegno agli orfani, ai poveri ed ai disagiati in genere della città peloritana, ed in particolare del popoloso e malfamato quartiere Avignone, dove Madre Majone spenderà parte della propria esistenza.
Nel 1896 diviene Madre Superiora delle Figlie del Divino Zelo, ossia la Congregazione da lei cofondata insieme a Padre Annibale, e tra il 1902 ed il 1924 apre tre orfanotrofi, rispettivamente a Taormina, Giardini Naxos e Roma.
Venuti a conoscenza del suo encomiabile impegno, i pontefici Benedetto XV e Pio X la ricevono in udienza insieme a Padre Annibale.
Madre Nazarena muore a Roma (divenuta nel frattempo sede centrale della Congregazione delle Figlie del Divino Zelo) nel 1939, ossia dodici anni dopo la dipartita di Padre Annibale Di Francia, che la religiosa originaria di Graniti, benché afflitta dal diabete, assiste sino alla fine dei suoi giorni. Le spoglie mortali di Madre Nazarena Majone riposano a Messina nella chiesa dello Spirito Santo.
Di questa carismatica figura della Cristianità espressa dal piccolo Comune della Valle dell’Alcantara è in corso la causa di beatificazione incentrata su alcuni miracoli a lei attribuiti.
La conferenza commemorativa granitese della Venerabile Madre Maria Nazarena Majone è stata ulteriormente solennizzata dalla presenza di Suor Rosa Graziano, Vicaria Generale della Congregazione delle Figlie del Divino Zelo e postulatrice della causa di beatificazione della religiosa. L’illustre ospite, accompagnata da numerose sue consorelle, dopo aver evidenziato le doti spirituali ed umane di Madre Majone ha presentato il corposo volume “La Vita e le Virtù”, edito il mese scorso per i tipi della prestigiosa “Libreria Editrice Vaticana”, che ripercorre, anche con l’ausilio di parecchie foto d’epoca, l’encomiabile esistenza terrena della suora siciliana.
Ha fatto seguito l’apposizione di una targa commemorativa alla parete esterna della casa natale di Madre Nazarena, ubicata in un vicoletto del centro storico di Graniti ed oggi abitata dalla famiglia Grappa-D’Amore.
L’Amministrazione Comunale granitese ha intanto avviato l’iter per l’intitolazione a Madre Nazarena Majone del parco giochi adiacente alla villa di Piazza Manganelli, che al termine della mattinata di sabato è stato visitato da Suor Rosa Graziano e dalle componenti della nutrita delegazione delle Figlie del Divino Zelo intervenute all’evento commemorativo.
Rodolfo Amodeo
FOTO PRINCIPALE: da sinistra Suor Rosa Graziano, il sindaco Lo Giudice ed Angela Maria Vecchio durante la consegna di una pergamena commemorativa alla Vicaria Generale della Congregazione delle Figlie del Divino Zelo; accanto Madre Nazarena Majone