L’intera popolazione del Comune dell’Alcantara è “a secco” da quattro giorni a causa di un grave guasto alla pompa di adduzione di contrada Bragaseggi. Il discusso “Piano B” dell’immissione nelle case delle acque del Consorzio di Bonifica è servito ad alleviare solo per qualche ora, questa mattina, i disagi dei cittadini, che comunque dovrebbero concludersi quanto prima. Dopodiché bisognerà immediatamente pensare a come evitare in futuro analoghe situazioni da “quarto mondo”
Dovrebbe essere ormai questione di ore l’epilogo dell’estenuante “calvario” che per quasi un’intera settimana ha messo in ginocchio l’intera comunità francavillese, rimasta “paralizzata” da un interminabile black-out idrico dovuto ad un grave guasto alla pompa di adduzione dell’acquedotto di contrada Bragaseggi.
I rubinetti della cittadina dell’Alcantara sono a secco ormai da martedì scorso, ed il “Piano B” approntato dall’Amministrazione Comunale, ossia il bypass per immettere l’acqua del Consorzio di Bonifica nella condotta idrica del paese, non è riuscito ad alleviare del tutto i disagi della popolazione. Il prezioso liquido ha infatti fatto capolino per pochi minuti nella mattinata di ieri, ma come avevano messo in guardia i consiglieri comunali dell’opposizione al profilarsi di tale soluzione, esso presentava un colorito alquanto torbido. Questa mattina è andata leggermente meglio in quanto le acque consortili inviate nelle abitazioni apparivano un po’ più pulite (ed in ogni caso da non ingerire, come hanno pubblicamente avvertito con ogni mezzo gli amministratori comunali), ma dopo un paio d’ore la fornitura d’emergenza si è esaurita, impedendo ai francavillesi di completare le agognate pulizie (delle stoviglie, della biancheria, della casa, ecc.) rimaste in arretrato di quattro giorni: come ha causticamente fatto osservare sui social qualche cittadino, «il “miraggio” è durato giusto il tempo di tirare due “sciacquoni” al water…»).
Per ammissione dello stesso sindaco Enzo Pulizzi, il complesso intervento alla pompa di tiraggio di contrada Bragaseggi non si è svolto certo sotto una “buona stella”. Durante le manovre di sollevamento della stessa, è stata infatti danneggiata la “camicia” del pozzo, e ciò ha ovviamente comportato un ulteriore allungamento dei tempi ai fini del regolare ripristino del servizio idrico.
Comunque sia, non ci sembra il caso di soffermarci dettagliatamente sulla cronaca di quelle che sono sicuramente state le “giornate più lunghe” dell’attuale Amministrazione Comunale francavillese guidata dal sindaco Pulizzi, e probabilmente anche di tutta la comunità locale: in una sorta di “diretta corale” sui social, infatti, i cittadini del centro dell’Alcantara hanno seguito “minuto per minuto” tale emergenza, spesso nella “disperata attesa” di qualche comunicazione ufficiale da parte del primo cittadino e dei suoi collaboratori del gruppo politico-amministrativo “La Svolta” i quali, presisi di “coraggio”, non hanno temuto la diffida presentata dai loro avversari del gruppo di minoranza riguardo all’immissione delle acque agricole nella rete idrica pur di alleviare per qualche ora i disagi dei francavillesi (adesso, però, l’Amministrazione Comunale dovrà provvedere alla disinfestazione dell’intera condotta, ed i cittadini, dal canto loro, a servizio idrico riattivato dovranno evitare, almeno per i primi giorni, di bere l’acqua dei rubinetti).
Ci sembra invece più “interessante” guardare al futuro alla luce di quanto accaduto in queste giornate di un afoso fine giugno da dimenticare. E lo facciamo sulla scorta di quanto suggeritoci da professionisti, esperti della materia nonché cittadini dotati di un certo “buon senso”.
Una volta riattivato il pozzo di contrada Bragaseggi, sarebbe ad esempio importante, già all’indomani, prendere contatto con chi di competenza per vagliare la possibilità di dotare il Comune di Francavilla di un impianto di riserva (magari un pozzo contiguo a quello già esistente) cui affidarsi in caso di guasto all’impianto principale.
A parte questa soluzione, sicuramente da non escludere ma probabilmente ancora di là da venire, si ritiene comunque “doveroso” non lasciare l’attuale dispositivo di contrada Bragaseggi “abbandonato a se stesso”: onde non essere presi alla sprovvista ed evitare incresciose situazioni come quella verificatasi in questa settimana, occorre un periodico, se non continuo, monitoraggio dello stesso in maniera tale da poter prevenire guasti e disfunzioni varie. Tanto per iniziare, urge il ripristino del sistema di allarme dell’impianto, in grado di segnalare con congruo anticipo l’approssimarsi di anomalie (consentendo di sfruttare le successive ventiquattro ore per poter intervenire) e che evidentemente non ha svolto tale “compito” in occasione di quest’ultimo estenuante black-out idrico ancora in corso.
Rodolfo Amodeo