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Luca Cacopardo, un “fenomeno” anche etneo

Luca Cacopardo, un “fenomeno” anche etneo

Il diciannovenne campione di atletica, considerato uno dei migliori ostacolisti al mondo, è figlio di genitori con origine dei Comuni di Riposto e Calatabiano. Ed a brillare non sono solo le sue gambe, ma anche la sua… mente: di recente è stato, infatti, l’unico studente italiano ammesso all’esclusivo e prestigioso “M.I.T.” di Boston

DSCN0549Scorre sangue siciliano, ed in particolare etneo, nel diciannovenne Luca Cacopardo (nella foto a sinistra con la nonna ed i cugini), uno dei “fenomeni” dell’attuale panorama sportivo nazionale, dotato anche di un’intelligenza non comune al punto che, proprio qualche giorno fa, è stato l’unico italiano (ed uno dei 150 sui circa diecimila studenti non statunitensi che ne avevano fatto richiesta) ad essere ammesso al prestigioso “M.I.T.” (Massachusetts Institute of Technology) di Boston, una delle più autorevoli università del mondo.

Il giovane campione di atletica leggera, ritenuto tra i migliori in ambito internazionale nella specialità dei “400 metri ostacoli”, risiede infatti con la famiglia a Crema, in Lombardia, ma i genitori Giorgio Cacopardo e Sandra Pappalardo hanno origini  ripostesi e calatabianesi.

Ma c’è pure un altro centro a noi vicino che può andar fiero di questo autentico fuoriclasse: durante le vacanze in Sicilia, infatti, Luca utilizza per allenarsi la pista di Piedimonte Etneo visto che per diversi mesi risiede nella “sua” Calatabiano.

E pensare che i suoi primi “allenamenti” avevano luogo lungo le spiagge del nostro litorale jonico, nel litorale di San Marco, dove, nel 2001, l’ostacolista in erba venne notato dall’ex atleta Gaetano Silvestro, anche lui calatabianese doc, il quale ebbe il merito di esortare i suoi genitori ad assecondare quella sua innata passione per la corsa.

Luca Cacopardo è reduce dai Mondiali Juniores di Atletica, disputati nel mese di luglio negli Stati Uniti, precisamente in Oregon, dove per un soffio ha fallito la finale, facendosi comunque onore a livello internazionale essendo risultato secondo tra gli atleti europei; in precedenza aveva dominato la scena ai campionati italiani di Torino attestandosi, con il tempo di 51″29, nei primi venti posti della classifica mondiale della sua specialità.

Al di là degli eccellenti risultati conseguiti, della recente esperienza statunitense Luca Cacopardo serba un bel ricordo, soprattutto dal punto di vista umano. «Eravamo ragazzi – dichiara con la modestia che lo contraddistingue – provenienti da 175 Paesi diversi, ma abbiamo straordinariamente socializzato tra di noi vivendo insieme nel campus e condividendo, dopo gli allenamenti e le gare, tanti momenti di aggregazione. E poi che emozione pensare di avere accanto i campioni del futuro, che un domani potrebbero anche vincere un’Olimpiade!».

E non è detto che alla più prestigiosa manifestazione agonistica del pianeta non vedremo un giorno lo stesso Cacopardo, che potrebbe approdare ad essa se solo superasse di poco il suo attuale record personale (da 51″29 a 48″80).

Intanto, nella “olimpiade della vita”, l’ex “Virtus Crema”, ultimamente tesserato dell’“Atletico Riccardi” di Milano, ha già conquistato un’esaltante “medaglia”, ovvero l’accesso all’esclusivo “M.I.T.” statunitense, dove potrà coronare il suo sogno di diventare ingegnere spaziale. Oltre che di agili e robuste gambe, dunque, Luca Cacopardo è anche dotato di un eccellente “cervellone”, cosa sicuramente non usuale nell’ambito sportivo, dove si è soliti curare maggiormente la forma fisica anziché quella intellettiva.

«Nonostante i miei successi nello sport – sottolinea al riguardo Luca – lo studio occupa il primo posto nella mia vita. Ed, in fondo, aver superato le difficili prove selettive per poter essere ammesso a frequentare la prestigiosa università americana, è stato per me come superare… gli ostacoli di una corsa. In ogni caso, andando a vivere negli States potrò, come suol dirsi, unire l’utile al dilettevole in quanto lì gli impianti di atletica sono veramente all’avanguardia (addirittura con piste al coperto utilizzabili quando piove) e, quindi, potrò sottopormi ad allenamenti ancor più di qualità».

Sicuramente una storia bella ed esemplare quella di questo ragazzo dalle radici siciliane e, per l’esattezza, jonico-etnee. Ma è una storia ancora agli inizi, che di certo riserverà tante altre gradite sorprese, e non soltanto in ambito sportivo: una volta conclusi i qualificantissimi studi al “M.I.T.” di Boston, infatti, Luca Cacopardo sarà anche lui uno dei nostrani “cervelli” destinati ad onorare l’Italia nel mondo.

Rodolfo Amodeo

luca e famiglia

Luca con la madre, gli zii ed i cugini

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Luca Cacopardo

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