Clan Cintorino, due pentiti pronti a vuotare il sacco. Luce su estorsioni e alleanze -
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Clan Cintorino, due pentiti pronti a vuotare il sacco. Luce su estorsioni e alleanze

Clan Cintorino, due pentiti pronti a vuotare il sacco. Luce su estorsioni e alleanze

Due pentiti sono pronti a rivelare altarini sconvenienti che potrebbero destabilizzare il potente e agguerrito clan Cintorino che estende i suoi tentacoli da Catania a Messina. Quello che per lunghi anni è stato il reggente dell’agguerrito clan Cintorino di Calatabiano. Carmelo Porto, 62 anni, arrestato nelle scorse settimane nell’operazione “Isola Bella” ha deciso di collaborare con la giustizia. Porto ha già scelto un nuovo avvocato, Maria Carmela Barbera che lo assisterà in questa sua nuova esperienza. La collaborazione di Porto assume grande rilievo per gli inquirenti che potrebbero finalmente avere piena cognizione sulla ragnatela delle estorsioni nel Taorminese, sull’organigramma del gruppo criminale. 

E  con Porto si dice pronto a saltare il fosso un altro componente di spicco del gruppo Cintorino sarebbe pronto al salto del fosso. Si tratta di altro “pezzo da 90” del gruppo vicino allo storico boss calatabianese, un soggetto incensurato chesecondo  la Procura, avrebbe fatto da tramite tra la famiglia catanese Cappello e  Carmelo Porto, svolgendo un ruolo importante nella gestione delle estorsioni. Un secondo collaboratore, dunque, pronto a squarciare i veli di mistero che avvolgono la potente organizzazione criminale. Con risvolti tutti da comprendere.

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