Giarre, è iniziata la campagna elettorale e il sindaco annuncia "l'aria fritta" -
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Giarre, è iniziata la campagna elettorale e il sindaco annuncia “l’aria fritta”

Giarre, è iniziata la campagna elettorale e il sindaco annuncia “l’aria fritta”

Nel torpore di una città in dissesto sono arrivati 7,5 milioni di euro e nessuno si è accorto di nulla! Il sindaco Angelo D’Anna preparandosi in largo anticipo alla campagna elettorale ha diramato il più clamoroso degli spot politici vuoto di significato e pieno zeppo di aria fritta. Una gigantesca fake news di fine estate.

In un lungo post pubblicato sulla propria pagina social (vedi foto di copertina) e nella disponibilità di essere condiviso dai suoi (ormai pochi) “seguaci”, elenca una serie di interventi realizzati, attaccandosi sul petto una serie di medaglie. Che non sono neppure di cartone.

“Spesso siamo distratti dai problemi quotidianamente evidenziati che affrontiamo al meglio con le scarse risorse umane e finanziarie disponibili. Questo riduce la percezione del valore dei finanziamenti di opere pubbliche di cui anche il nostro territorio beneficia”. E’ questa la breve premessa del sindaco nel giustificare la sua straordinaria soddisfazione per una serie di risultati conseguiti.

Il primo cittadino scrive che nelle scorse settimane è diventato esecutivo “il finanziamento per quasi 6 milioni di euro delle 7 palazzine di edilizia popolare in via Trieste che saranno completate dallo IACP dopo 28 anni, mettendo a disposizione 60 nuovi alloggi che daranno una significativa risposta alle esigenze abitative del nostro territorio. La nostra amministrazione è impegnata a formalizzare una nuova aggiornata graduatoria degli aventi diritto”. Ed ecco servita la prima falsa notizia.

Il finanziamento per gli alloggi popolari di via Trieste, risale ai tempi dell’assessore alle Infrastrutture Nico Torrisi (clicca e leggi Alloggi popolari, dalla Regione nuovo impulso), salvo poi essere riesumato dal governo Musumeci. Il Comune non ha fatto nulla. Zero patacca. Nessun ruolo in questa vicenda.

Quanto alla riapertura dei termini della graduatoria, a margine del recente sopralluogo del governatore Musumeci, tale ipotesi è stata completamente scartata poichè ritenuta illegale dal direttore dell’Iacp di Acireale Elisa Trovato. Qualora al sindaco servisse la registrazione audio del commento del funzionario acese siamo disponibili a fornirgliela.

Il sindaco nel suo elenco spot si sofferma poi sulla ristrutturazione della scuola per l’infanzia “Collodi” di via Siracusa per la quale sono stati stanziati circa 1,3 milioni di euro. Va subito precisato che si tratta di un finanziamento della Regione. L’ufficialità del decreto di finanziamento è pervenuta nel marzo scorso dall’assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale, comunicando all’ente comunale che con decreto del 3 gennaio scorso, sono stati finanziati gli interventi.

Sulla Collodi l’amministrazione ha solo collezionato brutte figure. La più grossa nel gennaio scorso, alla vigilia della scadenza dei termini per la candidatura finalizzata all’accesso dei fondi strutturali del Pon sulla scuola di via Siracusa l’Area tecnica del Comune è stata costretta ad escludere dalla richiesta di finanziamento la ristrutturazione della Materna comunale.

Una dolorosa rinuncia (il progetto preventivava una spesa di 1milione 380 mila euro) dopo la scoperta – a distanza di svariati mesi dalla pubblicazione del bando – dell’impossibilità di presentare, per la stessa candidatura, due progetti, ovvero uno redatto dall’Ufficio tecnico e un secondo affidato ad un tecnico esterno, mentre invece il bando del Pon prevede la redazione di un unico progetto anche comprendente più edifici scolastici (clicca e leggi Giarre, escluso dal Pon progetto di ristrutturazione della materna di via Siracusa. Clamorosa svista a sei mesi dal bando).

Nell’elenco del sindaco compare anche la medaglia di villa Garibaldi. Altri fondi della Regione. Mentre l’idea di riqualificare l’area a verde risale ai tempi dell’amministrazione Bonaccorsi. Il Comune, di suo, nell’era D’Anna, ha rimediato l’ennesima figuraccia. I cantieri dopo poche settimane sono stati sospesi il 10 luglio scorso e non sono più ripartiti.

L’amministrazione, all’indomani di un confronto tra il sindaco, l’assessore ai Lavori pubblici Franco Di Rao e il soprintendente ai Beni culturali di Catania Rosalba Panvini, attraverso una nota aveva entusiasticamente annunciato lo sblocco dell’impasse originato dalla mancata nomina, da parte del Comune, di un architetto quale direttore dei lavori. La Soprintendenza – ha riferito l’amministrazione in una nota – ha autorizzato il proseguimento dei lavori, assicurando, nel contempo, un’alta sorveglianza sui vari interventi da effettuare, mediante frequenti sopralluoghi onde poter sopperire alla mancanza della figura di un architetto. Ma puntualmente è arrivata la doccia fredda che ha spento gli entusiasmi del Comune. Una nota dell’Ordine degli Architetti della provincia di Catania, ha infatti precisato che “non è possibile, se non contravvenendo alla normativa vigente, proseguire gli interventi senza che la direzione dei lavori sia stata assunta da un architetto”. Solo in questi giorni è stato individuato l’architetto, e, a Dio piacendo, i cantieri ripartiranno. Forse.

Altra gigantesca balla la storia del teatro incompiuto. Il sindaco riferisce che “sono ancora disponibili le risorse economiche per il completamento del “Teatro nuovo” e di attendere ancora la nomina del terzo collaudatore da parte del Ministero delle Infrastrutture per completare la terna di professionisti che dovrà ridefinire i rapporti tra Ente e Impresa”. Il sindaco dimentica lo scoglio più importante: la dirigente dell’area tecnica e la stessa impresa che ha dichiarato di non accontentarsi delle briciole. Risultato tangibile: altra balla.

E ancora. Il sindaco rammenta che “sono all’attenzione della Regione i progetti di massima per ampliare il prolungamento di via San Matteo, spero entro il prossimo anno. Per completezza nel prolungamento di via San Matteo nascerà anche il nostro Centro Comunale di Raccolta (Isola Ecologica) di cui si ha già il progetto e la fonte di finanziamento”. Altre gigantesche imprecisioni.

Primo: il fatto che siano all’attenzione della Regione alcuni progetti non significa che il finanziamento ci sarà. Quanto al Ccr meglio sorvolare considerata la paralisi nel passaggio delle consegne alla nuova società che si occuperà della gestione del ciclo dei rifiuti e che ha scritto a Prefetto e Procura. Pensasse il sindaco a risolvere questa delicata questione, peraltro dopo una precisa sentenza del Cga prima di avventurarsi sul Ccr che nel frattempo, lo ricordiamo sommessamente i cittadini pagano in bolletta.

Nella lunga nota del sindaco si legge poi che “il Comune attende a breve riscontro dalla Presidenza della Regione sul finanziamento del progetto di ristrutturazione dei servizi igienici da effettuare nel Parco di Macchia per circa 160mila euro”. Questa vicenda si trascina da quasi tre anni e non ci sono atti ufficiali che comprovino l’intenzionalità della Regione a realizzare le opere manutentive, al netto di un annuncio nell’arena del parco di Macchia.

“Ed ancora – scrive il sindaco – sono stati presentati progetti per adeguamento sismico e ristrutturazione di alcune scuole”. Su questo passaggio attendiamo la reazione del Comitato civico “Rivogliamo l’ospedale” che ha studiato attentamente la situazione: avrà tanto da dire.

“E lavoreremo – continua il sindaco – per ottenere finanziamenti per le caserme dei Carabinieri (ampliamento Caserma di corso Sicilia e recupero della Caserma di Macchia)”. Peccato che per il solo adeguamento dell’alloggio del comandante della Stazione, i carabinieri attendono pazientemente da oltre un anno.

Sulla circumvallazione auspicata dal presidente della Regione, siamo in piena fantascienza (una puntata di Spazio 1999): meglio non sprecare altre parole, dopo lunghi anni di accorate promesse.

Inoltre sarebbe opportuno che non venga venduta anticipatamente la pelle dell’orso: si rischierebbe di incappare nell’ennesima figura barbina dopo la recente esclusione del Comune da due recenti bandi della Regione (clicca e leggi Giarre, bandi regionali per asilo nido e centro antiviolenza: doppia esclusione).

Fin qui dunque la nota spot del sindaco che si prepara, evidentemente, per la prossima campagna elettorale: Sacrosanto. Ma almeno provi a lavorare e a programmare qualcosa di serio per la città e che sia farina del suo sacco. Mancano meno di 2 anni alla fine della sua sindacatura e non vorremmo che venga ricordato, assieme ai suoi consiglieri comunali, per avere realizzato una sola opera: la distruzione della città.

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