Sul tavolo tecnico avvenuto nei giorni scorsi tra l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, il senatore dei 5 stelle Cristiano Anastasi e il sindaco di Mascali Luigi Messina riguardo alla realizzazione della svincolo autostradale A18 a Mascali, interviene Biagio Susinni ex onorevole e presidente del Consiglio comunale di Mascali all’epoca dell’ultimo finanziamento Cipe (per un importo di 18 milioni di euro del 2011) ottenuto dal Comune mascalese per la realizzazione dell’opera.
Falcone ed Anastasi ritengono necessaria l’istituzione di un tavolo tecnico con il Cas, con la Città Metropolitana di Catania, in presenza del Comune Mascali e del Ministero, per comprendere la fattibilità dell’operazione, per capire se vi sono i margini attraverso la acquisizione di un dossier completo per realizzare l’opera o e se, piuttosto, è necessario mettere una pietra tombale su questo tema.
Per il politico mascalese è necessario fare chiarezza sull’iter procedurale che più di una volta ha fatto sfumare la realizzazione dell’importante infrastruttura.
Susinni è molto chiaro: “Inutile perdere tempo e pensare di potere realizzare lo svincolo, l’occasione c’è stata ed ormai è andata definitivamente persa”.
“Nel 2011, bisognava redigere un progetto esecutivo. Il Comune di Mascali ai tempi ebbe a dire “noi siamo disponibili con i nostri tecnici a fare questo progetto. La provincia aveva dato anche la sua disponibilità, ma il Cas, il Consorzio Autostrade Siciliane, ha detto che la progettazione doveva essere realizzata dai loro uffici. In una lettera inviata allora presidente della Regione Raffaele Lombardo il Cas chiedeva, in deroga alla legge attuale, di assumere un professionista, un tecnico che potesse redigere il progetto dell’opera. La regione siciliana con delibera di Giunta – spiega Susinni – autorizzò il Cas ad assumere un professionista che in due anni nonostante gli siano pervenuti tutti gli elaborati non ha redatto il progetto”.
Per Susinni “C’è stata la volontà politica di privare Mascali di 18 milioni di euro per utilizzarsi per opere più funzionali alle esigenze dei partiti”.
“Ma non è la prima volta – continua Susinni – che dei soldi destinati a Mascali spariscono. Ci sono dei precedenti: nel 1990 ho fatto finanziare per 60 miliardi di lire la strada a scorrimento veloce che collegava S.Alfio a Fondachello con lo svincolo di Fiumefreddo, risolvendo trenta anni fa il problema dello svincolo. Nel 1992, sindaco Giovanni Cardillo, il Comune di Mascali viene sciolto per la prima volta e il primo provvedimento preso dai commissari prefettizi è la revoca dell’appalto perché c’era una indagine in corso, un mese dopo archiviata. Prima del secondo ed ultimo commissariamento del Comune di Mascali del 2013 avevo fatto una riunione a Palermo, presenti 10 deputati, e in presenza dell’assessorato ai Lavori Pubblici si era stabilito che bastava avere un nulla osta dal Ministero per procedere alla realizzazione del progetto e quindi dell’opera. Nel marzo del 2013 il Comune è stato commissariato e nessuno si è più interessato di questa pratica. Negli ultimi 30 anni Mascali è stata saccheggiata di tutti i sui diritti e dei finanziamenti, ben 200 miliardi, ottenuti approfittando di vicende giudiziarie. Adesso – dice ancora Susinni – ritengo che l’opera dello svincolo sia da archiviare, è necessario trovare una soluzione per rendere più agevole la viabilità per il raggiungimento dello svincolo autostradale di Giarre”.
“Una ipotesi – ritiene Susinni – potrebbe essere l’allargamento della provinciale Nunziata-Tagliaborsa che collega Giarre a Nunziata e che nel già 1988 avevo fatto finanziare con fondi Fers. Una soluzione che permetterebbe di bypassare il centro di Giarre evitando di congestionare la viabilità cittadina”.