Il responsabile regionale della USB-TPL “tranquillizza” l’associazione “Ferrovia Valle Alcantara”, il cui presidente Marco Crimi aveva nei giorni scorsi manifestato preoccupazione per le sorti del viadotto tirato in ballo nelle recenti battaglie dell’organizzazione sindacale per via dei problemi da esso arrecati alla viabilità lungo la transitata arteria provinciale
«Nemmeno per una frazione di secondo il sindacato “U.S.B.-T.P.L.” ha mai pensato di chiedere l’abbattimento del ponticello ferroviario sulla Strada Provinciale n. 7/I». A “giurarlo e spergiurarlo” in un apposito comunicato è Ugo Sergio Crisafulli, responsabile regionale dell’organizzazione di categoria dei lavoratori del trasporto pubblico, che negli ultimi mesi ha sollevato, non senza polemiche, il problema dei rischi conseguenti al transito dei mezzi pesanti, a cominciare dagli autobus, sotto il basso viadotto insistente sull’arteria che collega i Comuni di Francavilla e Castiglione di Sicilia e, più in generale, la bassa Valle dell’Alcantara messinese con il limitrofo territorio pedemontano etneo.
Quella di Crisafulli vuole in particolare essere una risposta a Marco Crimi, presidente dell’associazione “Ferrovia Valle Alcantara”, il quale aveva nei giorni scorsi pubblicamente espresso le proprie preoccupazioni (v. nostro servizio giornalistico dell’1 ottobre 2019) per quella “corrente di pensiero” che suggerisce l’abbattimento del prima citato ponticello ferroviario della soppressa linea Alcantara-Randazzo in maniera tale da risolvere alla radice il problema della viabilità in quell’angusto tratto della S.P. 7/I.
«Vorrei far presente al presidente Crimi – si legge nella nota diramata dal sindacalista Crisafulli – che quella che lui ha ironicamente definito una mia “nobile battaglia” non è né recente né limitata a quelle poche centinaia di metri della S.P. 7/I in quanto tocca tutte le arterie del comprensorio alcantariano, da lui citate nel suo recente comunicato, e diverse altre ancora.
«Per quanto mi riguarda, posso dire di essere stato sotto processo al Tribunale di Catania per aver presentato degli esposti sulla sicurezza sul lavoro dei conducenti di pullman, e di essere stato sempre assolto in tutti i gradi di giudizio: ciò conferma la bontà di queste “nobili battaglie”.
«Qualche anno fa, inoltre, ci ha dato ragione il Dipartimento Trasporti della Regione Siciliana che aveva ricevuto le nostre segnalazioni-denunce aventi ad oggetto l’istituzione “abusiva” di servizi di autolinee su strade “mulattiere” (e quindi assolutamente non idonee ai fini della sicurezza) nel territorio di un Comune del Taorminese.
«Lo scorso 18 luglio, infine, i carabinieri, sempre a seguito delle perplessità manifestate dalla nostra organizzazione sindacale, hanno fermato e sanzionato, con la sospensione della carta di circolazione, un autobus della lunghezza di dodici metri che circolava “abusivamente” nelle strade del vicino Comune di Graniti.
«Al di là di ciò, voglio incoraggiare il presidente dell’associazione “Ferrovia Valle Alcantara” a continuare a battersi per la riattivazione della cosiddetta “Littorina”, che magari un giorno tornerà a sfrecciare anche sul quel ponticello “della discordia”. Ma al contempo lo esorto ad avere a cuore anche un più generale sistema di trasporto pubblico locale all’insegna della sicurezza e della capillarità sul territorio. Ci sarebbe, ad esempio, da occuparsi dei tagli illeciti di servizi che qualche società di autolinee dispone, in particolare proprio nella Valle dell’Alcantara, “spostando” i chilometri ben remunerati dalla Regione Siciliana nel comprensorio di Taormina. Avviene così che Comuni come Francavilla di Sicilia, Graniti e Motta Camastra si riducono a semplici “rimesse” per gli autobus».
Rodolfo Amodeo
FOTO PRINCIPALE: il sindacalista Ugo Sergio Crisafulli in primo piano e, nel riquadro, il presidente dell’associazione “Ferrovia Valle Alcantara” Marco Crimi