Avanti adagio, senza fretta. Prosegue l’attività di controllo del funzionario direttivo del dipartimento regionale delle Autonomie locali, Giovanni Cocco, incaricato il mese scorso di eseguire gli accertamenti ispettivi afferenti gli esposti dell’ex presidente del Consiglio Raffaele Musumeci che aveva segnalato presunte e reiterate irregolarità in ordine all’erogazione dei gettoni di presenza ai consiglieri comunali.
Il funzionario della Regione, a giudicare dal contenuto dell’ultima nota trasmessa al Segretario generale Marco Puglisi, sembra avere una posizione sorprendentemente attendista che certo non aiuta a dipanare la vicenda dei gettoni facili corrisposti a tutti i capigruppo consiliari così come rilevato nei mesi scorsi da Raffaele Musumeci che ha sollevato il caso paventando un grave danno erariale.
Il commissario con funzione ispettiva morbidamente rileva che “il Settore Segreteria dell’Area I ha predisposto e già depositato lo schema del nuovo regolamento disciplinante il funzionamento delle commissioni consiliari, comprensivo di nuova e diversa modalità per l’erogazione dei gettoni di presenza, nel rispetto degli elementi normativi e di indirizzo in precedenza richiamati”. E ci mancherebbe. Quasi quasi diciamo grazie e dimentichiamo ciò che accaduto? Ci faccia capire.
Secondo il funzionario regionale “emerge chiaramente la complessità dell’attività consiliare e delle commissioni interessate dagli esposti, tanto che, allo stato attuale e fino alla conclusione dell’indagine ispettiva, non vi sono le condizioni per potere determinare, agli esiti ispettivi medesimi, la eventuale legittimità o meno della corresponsione dei gettoni”. Un passaggio tutto da decriptare che lascia comunque senza parole.
Il commissario Cocco tuttavia invita l’amministrazione a “relazionare dettagliatamente in ordine alla liquidazione e pagamento dei gettoni di presenza, relativamente al corrente esercizio finanziario”.
E mentre l’autore dell’esposto, l’ex presidente del Consiglio comunale Musumeci, ha già informato delle presunte irregolarità anche la Procura della Corte dei conti, attraverso l’invio di una dettagliata nota, ci permettiamo di ricordare al commissario i termini della sua missione. Egli ha il compito di “approfondire quanto avvenuto e di relazionare con urgenza sull’esito della verifica svolta rapportando, eventualmente, i fatti direttamente all’autorità giudiziaria competente”.