Ad accaparrarsi l’opera d’arte dello scultore etneo, esposta in questi anni in importanti location italiane tra cui la piazza antistante all’abitazione bolognese del grande cantautore, è stato nei giorni scorsi il gruppo “7 Gold – Radio Italia Anni ’60” di Luigi Ferretti, che durante i mesi estivi la metterà anche a disposizione del Comune di Rimini
Da qualche giorno non appartiene più al suo autore l’opera “All’Amico Lucio”, realizzata alcuni anni addietro dallo scultore di Mascali Carmine Susinni per ricordare il compianto cantautore Lucio Dalla, improvvisamente deceduto nel 2012. Come si apprende da un comunicato Ansa diramato nelle appena trascorse ore, la “coinvolgente” installazione in bronzo è stata acquistata da Luigi Ferretti, amico personale del grande artista emiliano ed oggi “patron” del gruppo “7 Gold – Radio Italia Anni ’60”, nella cui sede di Bologna, in Via Arcoveggio 49/5, la scultura è stata collocata.
Trattasi di una raffigurazione estremamente plastica e realistica del genio della canzone italiana, immortalato seduto su di una panchina con in mano un “coppino di càlia”, ovvero la busta contenente i ceci e le noccioline americane che si è soliti sgranocchiare alle feste paesane, così come amava umilmente fare l’autore ed interprete di “4 Marzo 1943”, “L’anno che verrà” e “Caruso” durante il suo annuale soggiorno estivo (tra luglio ed agosto) nella casa-masseria che aveva acquistato nel Comune etneo di Milo in contrada Praino (nelle adiacenze di quella del suo collega Franco Battiato).
In questi anni la gettonatissima “Panchina di Lucio” realizzata dal maestro mascalese Susinni è stata esposta all’Expo di Milano, a Sanremo, a Matera ed ovviamente a Bologna nella piazza antistante all’abitazione di Dalla. Tantissima la gente comune che si è “selfata” e fatta fotografare accanto a questa estremamente espressiva statua riproducente fedelmente l’eccelso cantautore italiano; a mettersi in posa anche “vip” del calibro di Vittorio Sgarbi, Fiorello e Valeria Marini nonché i più stretti collaboratori dell’artista bolognese, come l’inseparabile vocalist Iskra Menarini.
E qualche anno fa il Ministero dei Beni Culturali ha inserito “All’Amico Lucio” di Carmine Susinni tra le opere d’arte del “Patrimonio Culturale Italiano”, al pari, tanto per fare un esempio, dei famosi Bronzi di Riace.
Probabilmente ad accaparrarsi questo autentico capolavoro sarebbe dovuto essere qualche ente pubblico, come il Comune di Bologna, città natale e di residenza di Lucio Dalla, oppure il Comune siciliano di Milo, dove il celebre artista, a partire dagli Anni Novanta, amava trascorrere le sue estati vivendo tra la gente del posto come un normalissimo cittadino e regalando spesso alla piccola comunità locale le sue esibizioni canore. Ma alla fine essa è andata ad un gruppo privato, capitanato da Luigi Ferretti, che comunque intende continuare a garantire una fruizione pubblica alla creatura di Carmine Susinni.
«Di recente – dichiara Ferretti – oltre mille e cinquecento persone hanno firmato una petizione affinché il Comune di Bologna acquistasse questa “Panchina di Dalla”. Io, pur non essendo una pubblica istituzione, ho raccolto questo appello in quanto sono nato nello stesso anno di Lucio, abitavamo a poche centinaia di metri l’uno dall’altro, abbiamo suonato nelle stesse cantine ed osterie bolognesi e siamo sempre rimasti legati da una grande amicizia. Devo dire che il maestro Carmine Susinni è stato con me estremamente disponibile, permettendomi di realizzare un “sogno”. Adesso, pur appartenendo ad un gruppo imprenditoriale privato, posso garantire che quest’opera d’arte rimarrà a disposizione della comunità bolognese e di quella di Rimini, dove Lucio Dalla teneva in ormeggio il suo yacht “Brilla&Billy” ed è anche stato per tanti anni direttore artistico di un’importante manifestazione».
Rodolfo Amodeo
FOTO PRINCIPALE: lo scultore Carmine Susinni (primo da destra) con Luigi Ferretti sulla “Panchina” dedicata a Lucio Dalla