L'altra Cina: al Rotary Giarre riviera jonico-etnea un testimone d'eccezione, il prof. Mario Pisani -
Catania
15°

L’altra Cina: al Rotary Giarre riviera jonico-etnea un testimone d’eccezione, il prof. Mario Pisani

L’altra Cina: al Rotary Giarre riviera jonico-etnea un testimone d’eccezione, il prof. Mario Pisani

Di Cina di questi tempi se ne sente parlare tantissimo. Su iniziativa del presidente Angelo Vecchio al Rotary Giarre riviera jonico-etnea, di Cina si è parlato per il suo vertiginoso sviluppo grazie al prof. Mario Pisani, docente in pensione di storia dell’architettura e del paesaggio a La Sapienza e in vari atenei italiani, con un contratto di collaborazione con l’Accademia delle arti di Hangzhou in Cina.

A soci del club il prof. Pisani ha indicato nell’etica del lavoro la chiave dello sviluppo cinese. «I cinesi – ha detto – sono passati da una condizione di estrema povertà a un grande splendore e ora sfidano gli Stati Uniti». In questi giorni si è molto parlato dell’ospedale costruito in 15 giorni e il prof. Pisani, nel confermare questa incredibile capacità realizzativa dei cinesi, ha riferito di ben quattro linee di metropolitana costruite in una città in un solo anno, mentre tutta la Cina è collegata con treni veloci. «I cinesi – racconta – fanno tre turni di lavoro di 8 ore ciascuno continuativi e questo permette una velocizzazione nella realizzazione delle opere. Dai noi, invece, si fa di tutto per rallentare i lavori».

La città dove lui insegna, Hangzhou, è un modello di smart city: basti pensare che attraverso dei sensori viene censito il passaggio delle auto e modificata la circolazione per evitare incolonnamenti. I mezzi pubblici costano pochissimo, c’è una spiccata attenzione al verde mantenuto con una cura maniacale. «Per molto tempo – aggiunge Pisani – le industrie straniere hanno prodotto lì, adesso i cinesi sono in grado di produrre da soli». Il prof. Pisani ha sperimentato la macchina elettrica senza autista che ti porta dove vuoi.

Il sistema cinese si distingue per la sua efficienza. E molti intellettuali cinesi si attendono che questo stesso sviluppo costringerà la Cina ad aprirsi alle libertà sinora negate dal regime

Potrebbero interessarti anche