L’organo di revisione contabile, dopo avere sporto denuncia alle autorità competenti e recapitato una nota riservata al segretario generale dell’Ente Salvatore Marco Puglisi, la prossima settimana proseguirà gli accertamenti sulla delicata vicenda, la presunta distrazione di denaro all’Ufficio Economato, sulla quale si apprendono nuovi particolari.
La scoperta delle presunte gravi irregolarità contabili sarebbe emersa a seguito delle attività correlate alla verifica economale per gli anni 2018 e 2019; i revisori hanno rilevato una operatività di cassa non improntata alla corretta gestione della cosa pubblica.
Dall’esame della documentazione acquisita dall’organo di revisione contabile sono emerse gravi irregolarità amministrative e contabili oltre alla distrazione e appropriazione indebita di denaro pubblico.
I revisori nella nota riservata – secondo quanto si apprende da fonti qualificate – hanno rimarcato che l’ente comunale è tenuto ed ha l’obbligo di porre in essere tutte quelle iniziative utili e necessarie a eliminare o ridurre le conseguenze lesive del danno prodotto. E a giudicare dai risultati non sembra l’abbia fatto, benché il sindaco e con lui l’intero appartato amministrativo, adesso tenti di tirarsi fuori.
I revisori, nella nota riservata, in considerazione della clamorosa scoperta, hanno poi ribadito la necessità di notiziare l’assessorato regionale alle Autonomie locali, il Prefetto, nonché l’istituto di credito che gestisce la tesoreria comunale, l’Unicredit, ove risulta attivo il conto corrente bancario in gestione all’Economo comunale per gli eventuali profili correlati.
Un altro aspetto certamente non secondario che i revisori dei conti hanno rimarcato nella nota riservata riguarda il dipendente comunale presunto autore dell’illecito che ha espletato ad oggi la funzione di Economo comunale in assenza di apposito atto amministrativo di nomina, benché l’organo di revisione contabile lo abbia reiteratamente sollecitato all’amministrazione che ha fatto “orecchio da mercante”.
Un atteggiamento, quest’ultimo, tipico delle spallucce, che la dice lunga sull’atteggiamento assunto dall’Ente.