In attesa della comunicazione da parte della Commissione di garanzia che deve dare l’ok all’indizione dello sciopero i netturbini di Mascali hanno revocato l’assemblea programmata nei giorni scorsi e ricevuto solo parte dello stipendio di gennaio, mentre il prossimo 6 marzo maturerà anche la mensilità di febbraio.

“Auspichiamo che la ditta New System che ha in gestione il servizio nel territorio di Mascali e l’Ente comunale convochi i sindacati della Fast Confsal e della Cgil – spiega Sebastiano Nicolosi responsabile provinciale della sigla della Fast Confsal – al più presto per una riunione che chiarisca quando gli operai potranno percepire il saldo del mese di gennaio e ricevere lo stipendio di febbraio. Il nostro spirito di responsabilità e di collaborazione nei confronti della ditta e del Comune è stato chiaro fin da subito” afferma ancora Nicolosi.

Si schiera a favore degli operai anche Giuseppe Cardillo, leader del gruppo Mascali C’è, esprimendo “solidarietà agli operatori ecologici, ancor più in un momento molto delicato come quello che sta attraversando tutta la nazione in questo momento, per le note vicende”.

“Stigmatizzo l’operato del Sindaco Messina e dell’Amministrazione Comunale, che si sono limitati a scrivere la letterina alla ditta, quasi fossero preoccupati di urtarne la suscettibilità. A mio modo di vedere, siffatta ipotesi presenta tutte le caratteristiche di gravità, che consentono di per potere agire in via sostitutiva; ovvero il Comune dovrebbe pagare gli stipendi agli operai e successivamente trattenere le somme alla ditta inadempiente”.

“Risulta – dichiara Cardillo- ancora una volta in tutta la sua evidenza l’incapacità cronica del Sindaco e dell’Amministrazione di affrontare i problemi con il giusto approccio, e con tutta la fermezza che il caso richiede”.