Riposto, importante borgo marinaro ai piedi dell’Etna, sensibile ai valori della solidarietà marinaresca, ospita la flotta dell’Unione Italiana Vela Solidale che “sbarcherà” in Sicilia giovedi 25 settembre prossimo.
Su iniziativa del Comune, il porto di Riposto sarà la prima tappa siciliana ad accogliere le imbarcazioni delle associazioni affiliate ad UVS provenienti da tutta Italia, con equipaggi formati da persone con disabilità mentale, fisica e sensoriale, con diverse forme di dipendenza, marinai, sportivi, anziani, volontari, adolescenti e giovani con disagio socio economico, operatori
UVS riunisce le più importanti associazioni italiane che utilizzano la vela nell’area del disagio fisico, mentale e sociale, con lo scopo di promuovere il confronto ed il coordinamento delle esperienze e delle attività delle associazioni iscritte. “L’evento, promosso dal Comune di Riposto – rimarca il sindaco Enzo Caragliano – sarà una formidabile occasione per conoscere e dare la massima visibilità ai progetti delle associazioni che utilizzano la pratica della navigazione come risorsa didattica, educativa, riabilitativa e formativa”. Interverranno all’iniziativa l’Associazione Centro Koros, prima realtà siciliana affiliata ad UVS e promotrice dell’evento e numerosi equipaggi provenienti da Emilia Romagna, Marche, Puglia, Sicilia, Sardegna, Campania, Lazio, Toscana, Liguria e Lombardia.
Giovedi 25, alle 10, si terrà una conferenza stampa presso la Sala del Vascello del Comune di Riposto, mentre nel pomeriggio è prevista la visita alle imbarcazioni e la presentazione degli equipaggi di vela solidale; a seguire, il Comune di Riposto premierà l’associazione Unione Vela Solidale con un trofeo di pregio appositamente realizzato per l’occasione.
Antonio Di Giovanni, Assessore al Mare: “Siamo felici e onorati di ospitare un evento così importante nel nostro porto. Continua così, animandolo, il nostro impegno per renderlo nodo centrale nel Mediterraneo. Dal canto nostro, non potevamo non accogliere con grande favore la proposta progettuale di Unione Vela Solidale e siamo sicuri che la nostra collaborazione durerà nel tempo. D’altronde, il nostro territorio dal mare trae linfa vitale e identità. Quando un’iniziativa del genere, che coniuga valori etici e valori marinareschi, viene ospitata dalla nostra cittadina non può che assumere anche un’importante valenza pedagogica. Conoscere esperienze e progetti delle imbarcazioni coinvolte rinegozierà positivamente la nostra identità mediterranea.
Proprio il Mediterraneo, rappresentato dalle culture che lo abitano, non può essere derubricato a mero dato geografico, ma dev’essere al tempo stesso considerato e stimato come un luogo “narrativo”, e come tale dotato di una serie infinita di specificità che nel corso della storia si stratificano creando nuove funzioni, nuove letture possibili. Da questo punto di vista, il Mediterraneo ha un potere evocativo e suggestivo che di per sé contribuisce a modellare le identità che lo attraversano senza perciò ridursi a luogo neutro in cui ci si limita all’incontro, o peggio ancora allo scontro. Con questo evento di Unione Vela Solidale ci auspichiamo che anche il nostro porto diventi sempre più solidale, e che dal nostro approdo possa metaforicamente salpare un mare di solidarietà”