Fiumefreddo, nessuna sanzione per la democrazia partecipata. Il sindaco Nucifora: "solo un errore della Regione già corretto" -
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Fiumefreddo, nessuna sanzione per la democrazia partecipata. Il sindaco Nucifora: “solo un errore della Regione già corretto”

Fiumefreddo, nessuna sanzione per la democrazia partecipata. Il sindaco Nucifora: “solo un errore della Regione già corretto”

Nei giorni scorsi, attraverso una nota, i consiglieri di minoranza di Fiumefreddo di Sicilia, esprimevano il proprio disappunto per la notizia di una sanzione comminata al Comune di Fiumefreddo di Sicilia dal Dipartimento Autonomie Locali della Regione Siciliana. Ragione della multa di 12.010,31 euro sarebbe stata la mancata o parziale attivazione di forme di democrazia partecipata relativamente all’anno 2017.

I consiglieri di minoranza Marinella Fiume, Giuseppe Nucifora, Giovanni Spinella e  Maria Taormina dichiarano a tal proposito: “Apprendiamo, con disappunto, di tale notizia pubblicata sul sito del Dipartimento, con il Decreto n. 118 del 29 aprile u.s., una cifra importante per un Ente in condizioni di squilibrio finanziario come il nostro dove non si riesce a garantire nemmeno l’ordinario. Ci auguriamo che si sia trattato di un semplice disguido burocratico e che l’Amministrazione si attivi per rimediare.”

Giunge, però, la replica del Sindaco di Fiumefreddo di Sicilia, Sebastiano Nucifora, che smentisce la notizia della sanzione che sarebbe stata un errore, già chiarito, e che l’Assessorato alle autonomie locali e funzione pubblica della Regione si è impegnato a correggere nel più breve tempo possibile.

Sebastiano Nucifora

“Non avendo null’altro da fare – dichiara il primo cittadino – la minoranza rovista laddove c’è poco da cercare. Anche in un periodo critico come quello che stiamo vivendo si aggrappano a quello che è stato un errore di trascrizione nell’elenco dei Comuni siciliani cui sono state elevate sanzioni. Siamo stati inseriti per sbaglio. I consiglieri di minoranza sanno benissimo che le somme destinate alle forme di democrazia partecipata sono state spese regolarmente comprando dei defibrillatori, che sono stati collocati presso le strutture comunali, scuole ed associazioni sportive, mentre un’altra parte è stata spesa per l’Asacom, l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione dei disabili nelle scuole ed, anzi, sono stati spesi 2000 euro in più rispetto alle somme a disposizione. Era il primo anno che si faceva il bilancio partecipato. La Regione ha trattenuto, invece, le somme del bilancio partecipato del 2016. Difatti – continua Nucifora – volendo ricostruire per chiarezza l’intera vicenda, dato che siamo stati accusati ingiustamente di non aver speso le somme che gli Enti locali devono impiegare su indicazione della volontà popolare, l’Amministrazione, con Delibera n. 72 del 24/11/2017, ha approvato il regolamento del bilancio partecipato, subito dopo è stato stilato il bando con i progetti e il budget disponibile, i tempi e le modalità utili ad esprimere il voto. I cittadini hanno, quindi, votato i progetti da realizzare e con determina n. 161 del 18/12/2018 sono stati acquistati 10 defibrillatori, collocati, poi, presso edifici comunali, scuole e impianti sportivi. Nel 2017 – continua il Sindaco – abbiamo attivato il progetto di assistenza Asacom all’Istituto “G.Verga” di Fiumefreddo di Sicilia, che prevede l’assistenza all’autonomia e all’assistenza dei disabili nelle scuole ed a soggetti con disagi , mentre l’anno precedente non hanno fatto nulla per il bilancio partecipato.

Stessa cosa accadde nel 2018, allorché, dopo aver fatto il bando, le famiglie hanno partecipato alla votazione popolare e con Determina n.162 e Delibera n.99 del 23/10/2018 è stato concesso un contributo economico ai portatori di handicap gravi. Per il 2019 – 2020 – continua Sebastiano Nucifora – abbiamo già fatto il bando con i progetti da votare per impiegare le somme del bilancio partecipato.

Noi – conclude il primo cittadino di Fiumefreddo – non siamo abituati a perdere finanziamenti ma a portarli nelle casse del Comune, lavoriamo e non facciamo polemiche sterili per riempire  pagine di giornali.”

Rita Patanè

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