Un giovane imprenditore della ristorazione denuncia l’inaudita “persecuzione” da lui subita da parte delle forze dell’ordine e delle pubbliche istituzioni locali e regionali, che nelle ultime settimane hanno preso letteralmente di mira il suo ritrovo con tutta una serie di controlli e sanzioni “a raffica”, senza precedenti nella cittadina turistica siciliana
Forse è proprio vero – come sostengono in tanti – che “potenze occulte” tendono a favorire e ad incentivare la crisi economica che attanaglia l’Italia ed un po’ tutto il nostro pianeta. Come si spiega, infatti, che un giovane imprenditore, malgrado la sua buona volontà di produrre reddito ed occupazione, abbia subito, nell’arco di appena un paio di settimane, oltre trenta “cavillosi” controlli da parte delle forze dell’ordine, alla ricerca del classico “pelo nell’uovo” per costringere il suddetto imprenditore a… chiudere bottega?!
Eppure Giuliano Reyes, col suo pub “Sottosopra” a Giardini Naxos, aveva dato vita ad un’attività imprenditoriale vincente ed in grado di creare effettivi posti di lavoro. Ma le cosiddette “pubbliche istituzioni” stanno facendo di tutto per fargli gettare la spugna affinché anche lui torni nel “limbo” dei disoccupati o, nella migliore delle ipotesi, dei lavoratori precari e sottopagati.
Tale triste vicenda sta tenendo banco in queste ore nella prima colonia greca di Sicilia e non solo, in quanto il diretto interessato ha promosso al riguardo una pubblica petizione che ha già incassato oltre quattrocento firme cartacee a livello locale e 1300 e passa su Internet: quasi duemila persone, dunque, stanno dando ragione a questo “eroico” operatore economico, vittima di una sorta di “accanimento istituzionale”.
«Sono un giovane siciliano cresciuto nel Nord Italia – spiega Giuliano Reyes –, ma poco meno di un anno fa ho deciso di far ritorno nella mia terra per avviare un’attività a Giardini Naxos, ossia un pub dove si fa musica dal vivo un paio di giorni a settimana e che, chissà perché, è subito divenuto “meta prediletta” di vigili urbani, carabinieri e poliziotti i quali, nell’appena trascorsa stagione estiva, hanno effettuato in questo mio locale una trentina di controlli. Da questi ultimi (spesso eseguiti senza la possibilità di identificare l’agente di Polizia Municipale e senza alcuna analisi del livello di volume acustico), non è emersa alcuna irregolarità, ma solo… la perdita di clienti a causa di questi interventi che hanno inevitabilmente turbato ed interrotto le serate, arrecandomi ingenti danni economici. Il peggio, comunque, sarebbe arrivato nel mese appena trascorso…
«La sera di sabato 27 settembre, infatti, l’Ispettorato del Lavoro mi ha elevato una multa di quasi duemila euro perché due suoi agenti hanno notato che avevo dato ordine ad un mio conoscente di abbassare il volume dell’impianto di amplificazione; questo mio caro amico, pertanto, sarebbe dovuto essere un mio “dipendente”, sol perché avevo “osato” chiedergli una piccolissima mano d’aiuto!…
«Nei giorni precedenti, inoltre, mi sono state affibbiate un paio di multe, da oltre trecento euro ciascuna, perché una porta di servizio, che si affaccia su di una delle sale del locale, era aperta (avrei, al riguardo, violato un’ordinanza del sindaco di Giardini Naxos), e mi sono anche beccato una sanzione di mille e passa euro dall’agenzia regionale “A.R.P.A.” perché, dopo una misurazione fonometrica (peraltro eseguita senza contraddittorio in quanto in assenza del sottoscritto gestore del locale), veniva riscontrato il superamento, per soli tre decibel, del valore di emissione previsto durante le ore notturne.
«Ebbene: ieri mattina, attingendo ai miei risparmi, ho provveduto a versare i 1950 euro per la discutibile sanzione elevatami dall’Ispettorato del Lavoro. Ma, per tutta risposta, appena qualche ora dopo ho ricevuto la visita dei vigili urbani di Giardini Naxos, i quali mi hanno intimato di chiudere la mia attività entro una settimana a causa delle numerose infrazioni commesse.
«Mi chiedo: sono questi i modi per favorire ed incentivare la tanto agognata ripresa economica ed occupazionale?!…».
Sicuramente no, rispondiamo noi. Perché, in questa particolarmente critica fase socioeconomica, le pubbliche istituzioni e le correlate forze dell’ordine avrebbero il dovere di venire incontro ai cittadini che, come Giuliano Reyes a Giardini Naxos, si prodigano per creare occasioni di sviluppo ed occupazione. Non stiamo, quindi, ad indagare se chi abbassa il volume dello stereo è “messo in regola” o se il suono supera di appena qualche decibel il limite di tolleranza!
Nelle prossime ore, comunque, il giovane imprenditore “perseguitato” dovrebbe incontrarsi col primo cittadino naxiota Nello Lo Turco, cui ha chiesto udienza per esporgli ufficialmente i suoi problemi e capire, una volta per tutte, se nel “blasonato” centro turistico siciliano si ha veramente a cuore il benessere dei propri residenti ed operatori economici.
Altrimenti, parafrasando la denominazione del ritrovo “bersagliato” da cotanti scrupolosi controlli, siamo veramente… sottosopra!
Rodolfo Amodeo