Giarre, bollettazione acqua: importi elevati e carenza di chiarimenti. La protesta degli utenti -
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Giarre, bollettazione acqua: importi elevati e carenza di chiarimenti. La protesta degli utenti

Giarre, bollettazione acqua: importi elevati e carenza di chiarimenti. La protesta degli utenti

Cara, fresca e limpida acqua. A Giarre l’acqua da anni è un tema caldo. Da quando, nel 2012, grazie alla determina 75 bis del 31/10/2012 (8 anni fa come oggi) ne furono aumentate quasi del 100% le tariffe ed in compenso fu salvato “temporaneamente” il bilancio del Comune E come non ricordare come l’argomento divenne un tema principe nei vari dibattiti politici (e anche di un’indagine dell’Autorità Giudiziaria) salvo poi restare tutto com’è.

In questi giorni il Comune di Giarre sta recapitando agli utenti giarresi le bollette emesse dal servizio idrico integrato relative a saldo dell’anno 2018 e al saldo dell’anno 2019 per il consumo acqua, fognatura, depurazione, quota fissa consumo acqua, quota fissa depurazione e fognatura, e non sono mancate le proteste dei cittadini per gli importi dovuti giudicati troppo esosi.

Tanti i cittadini che hanno telefonato all’Ente per avere chiarimenti e che hanno lamentato o nessuna risposta o un poco convincente “è tutto corretto”. Tanti altri vorrebbero recarsi presso l’ufficio idrico per le verifiche del caso ma in tempo di pandemia è pressoché impossibile.

E così il sindaco D’Anna, immaginiamo sommerso dalle proteste e dalle richieste di chiarimenti, ha affidato ad una nota stampa alcuni chiarimenti redatti dal funzionario del servizio competente e che di seguito riportiamo:

“Le fatture del servizio idrico integrato recapitate si riferiscono al saldo dell’anno 2018 e al saldo dell’anno 2019  comprensivo di consumo acqua, fognatura, depurazione , quota fissa consumo acqua, quota fissa depurazione e fognatura.

Dal totale dei metri cubi indicati nella prima pagina, in basso a sinistra, vengono detratti i metri cubi gia fatturati con la bolletta di acconto del primo semestre 2018 (i dettagli sono indicati nella seconda pagina sotto la voce “ analitica documento”). A questi si aggiungono i consumi per il secondo semestre 2018 e per l’intero anno 2019.

Si precisa  che la fattura comprende gli importi dovuti per il consumo dell’acqua calcolati in base alle fasce di consumo. Dal 1 gennaio 2018 la fatturazione non viene più calcolata in base al canone con fornitura fissa ma in base al reale consumo. Vengono assegnati 18 metri cubi di acqua a tariffa agevolata  per singolo componente del nucleo familiare, i metri cubi eccedenti quelli a tariffa agevolata verranno conteggiati in base alle fasce indicate nella seconda pagina della fattura sotto la voce dettaglio fasce.

Quindi ad esempio, per il 2019, se un nucleo familiare di tre persone residenti consumasse 200 metri cubi di acqua in un anno, il calcolo degli importi dovuti solo per il consumo di acqua sarà il seguente:

 1 fascia.   tariffa agevolata 3 componenti x 18 metri cubi = 54 metri cubi  x  0,53100 € = 28,68

2 fascia    da 55 metri cubi a 120 metri cubi = 65 metri cubi x 1,062€  = 69,03

3 fascia    da 121 metri cubi a 180 metri cubi = 60metri cubi x 1,274    = 76,44

4 fascia    da 180 metri cubi in poi = 20 metri cubi x 1,698  = 33,96

 Fognatura 200 metri cubi =  200 x 0,236 = 47,20

Depurazione 200 metri cubi = 200 x 0,437 = 87,40

Quota fissa anno 2019 tot = 53,53”.

Queste le spiegazioni dell’ufficio competente che evidenzia come dal mese di aprile dello scorso anno è attivo il nuovo servizio online per la gestione delle utenze idriche cliccando il seguente link: https://giarre.k-portal.it/ mentre al link https://www.youtube.com/watch?v=TkWl-mGY4M4 è presente un video che spiega l’applicazione del software gestionale.

Va tutto bene, quindi. Anzi no. Tanti gli utenti che lamentano comunque incongruenze e che manifestano il proprio “disappunto”.

Sull’argomento è intervenuto il consigliere comunale Francesco Cardillo: “Non poteva essere meno opportuno e intempestivo l’invio delle bollette acqua e fognatura in questo frangente. Gli importi calcolati inoltre risultano ai cittadini spropositatamente alti e non corrispondenti minimamente a quelli in precedenza pagati dagli stessi utenti a cui si aggiunge una scadenza a poche ore dalla ricezione del bollettino di pagamento; tutto ciò ingenerando confusione, incredulità e rabbia.

Quello che va rimproverato all’amministrazione non è il passaggio, peraltro dovuto, ad una tariffazione a consumo, ma il fatto che infischiandosene e snobbando ciò che si era raccomandato in Consiglio, non ha provveduto ad informare adeguatamente, o io direi, per nulla, i cittadini della necessità di adeguare la proprio classe di consumo evitando quindi di incorrere in esuberi da pagare a peso d’oro.

Mi chiedo ora come si intenda gestire, in un momento di grave emergenza e con le conseguenti restrizioni, l’inevitabile richiesta di chiarimenti che sicuramente vedrà i cittadini cercare di avere udienza presso gli uffici competenti.

Spero che ogni cittadino possa avere i dovuti chiarimenti ma soprattutto che non venga pregiudicata la regolarità del bilancio con entrate solo teoriche e sovradimensionate”.

 

 

 

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