Dopo l’intervista fiume rilasciata al nostro giornale dal Sindaco di Randazzo Michele Mangione – che nel corso del ragionamento su un eventuale allargamento della sua maggioranza consiliare aveva lasciato trapelare la possibilità di un’apertura al gruppo consiliare del Pdl – non tarda ad arrivare il “niet” del capogruppo Pdl Carmelo Rubbino, unitamente ai consiglieri Maria Loredana Arrigo e Franco Giuseppe Minissale.
“Ringraziamo il Sindaco per l’alta considerazione politica che ha avuto nei nostri confronti – dichiarano coralmente i tre consiglieri – tuttavia, reputandoci alternativi a questa Amministrazione comunale, nel rispetto del mandato elettorale conferitoci dai cittadini e per coerenza politica, preferiamo rimanere all’opposizione. Eppure – aggiungono – nonostante ciò siamo e saremo sempre disponibili a rappresentare gli interessi dei cittadini randazzesi”.
Sul piano del dialogo le posizioni, comunque, restano distanti anche per qualche vecchio dissapore che in questa circostanza riemerge con tutte le sue sfaccettature.
“Il sindaco – affermano dal Pdl – nell’intervista ha dimenticato di ricordare all’opinione pubblica che il suo primo atto politico dopo l’insediamento è stato un ricorso presentato al Tar di Catania nel tentativo di assicurarsi un premio di maggioranza “ope legis” la cui eventuale, improbabile, conseguenza sarebbe stata la destituzione di due consiglieri eletti nella nostra lista. Ciò contro la democratica elezione e contro la libera espressione di voto dei cittadini di Randazzo. Il secondo atto politico, invece, consumato con la complicità del consigliere Antonino Grillo, è stato il maldestro tentativo, poi fallito miseramente, di barattare vilmente “poltrone” con tre consiglieri della nostra originaria coalizione, in cambio della votazione a presidente dello stesso Grillo. Se il metodo è ancora quello di racimolare qualche consigliere in più per “tirare a campare” con la sola mera logica dei numeri – dichiarano i tre consiglieri del Pdl – noi rispondiamo: “Grazie, ma non siamo interessati”. Purtuttavia – dicono – continueremo con una sana e leale opposizione. A noi sembra difficile collaborare con un’amministrazione senza idee e senza un’organizzazione, basti vedere la situazione in cui versa la città e persino gli uffici comunali. Al di là delle mere parole espresse dal sindaco – s’interrogano i tre consiglieri del Pdl – non ci è dato conoscere quale progetto si voglia intraprendere per l’emergenza cimitero, se si farà mai l’organizzazione degli uffici e dei servizi, per quanto tempo ancora dovrà essere prorogato il servizio per la gestione dei rifiuti senza un appalto e quando sarà presentato in consiglio comunale il Prg. Quando queste e molte altre questioni importanti per la città saranno, semmai, portate a conoscenza dei cittadini e per la discussione in consiglio comunale – rilanciano dal Pdl – valuteremo l’eventuale apporto di collaborazione da dare”.
Gaetano Scarpignato