Resteranno chiusi fino al prossimo 29 gennaio i cancelli d’ingresso dei plessi dell’Istituto Comprensivo Mascali. Il sindaco di Mascali Luigi Messina ieri, con propria ordinanza ha sospeso le attività didattiche a poche ore dalla loro ripresa.

La comunicazione della sospensione è stata resa nota attraverso i social intorno alle 22 di ieri. In controtendenza rispetto a quanto lo stesso sindaco aveva stabilito nei giorni scorsi e – venendo meno a quanto stabilito dal presidente della regione Musumeci – il primo cittadino mascalese lascia in Dad ancora per due settimane gli alunni della scuola primaria e delle scuole medie.

Continueranno le attività solo i piccoli studenti della scuola dell’infanzia che solo la settimana scorsa avevano ripreso in presenza. Numerosi  genitori appresa la notizia si sono trovati spiazzati in particolare per l’ora in cui essa è stata diffusa. Nel provvedimento che Messina sarà protocollato stamane si legge che:  “A livello locale la curva dei contagi non accenna a diminuire anzi, in alcune giornate, il numero dei contagi registra lievi aumenti; che dai tamponi effettuati nei giorni scorsi dall’Asp nel Comune di Mascali alla popolazione residente, tra cui quella scolastica, sono stati registrati casi di positività. Dal Comune si apprende che ad oggi i positivi sono 82 e 4 quelli nel Covid hotel.

È stato rilevato – si legge ancora nell’ordinanza – che solo il 50 % circa del totale della popolazione scolastica si è sottoposta al tampone su base volontaria. Ritenuto, in via precauzionale, quale misura a livello locale finalizzata a contenere ulteriormente l’emergenza epidemiologica in corso, di disporre la sospensione delle attività didattiche “in presenza”, in favore di quelle esclusivamente “a distanza”, dal 18/01/2021 al 29/01/2021, ciò relativamente alla scuola primaria ed alla scuola secondaria di I grado presenti sul territorio comunale, anche al fine di evitare il più possibile lo spostamento della popolazione scolastica e del personale in servizio presso l’Istituto”.

Molti genitori, come detto,  hanno criticato la non tempestività della comunicazione ma anche la scelta di continuare con la didattica a distanza;  secondo altri sarebbe stato necessario sospendere anche le lezioni per la scuola dell’infanzia, altri genitori ritengono necessario far ritornare a scuola i propri figli.