Sorgerà nella periferia a sud della città il depuratore destinato a fare acquistare alle acque marine della costa acese l’agognata limpidezza, quella che si addice ad una zona che si professa turistica e che, però, nel corso degli anni, ha dovuto assistere ad un continuo rimbalzo di responsabilità. Adesso, dalle parole si passa davvero ai fatti, grazie alla recente aggiudicazione dell’appalto per la progettazione dell’opera che dovrebbe esaurirsi nello spazio di cinque mesi; a seguire, poi, sulla base del progetto esecutivo verrà indetto il bando di gara per l’esecuzione dei lavori. L’attività iniziata dal prof. Enrico Rolle, già commissario straordinario per la depurazione acque, e proseguita dal prof. Maurizio Giugni che lo ha sostituito nel medesimo incarico assegnato dal governo nazionale, e dall’ing. Riccardo Costanza, nel ruolo di sub commissario, ha individuato nella zona di via San Girolamo il luogo idoneo per ospitare il depuratore che, oltre ad Acireale, andrà a servire le popolazioni di Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, San Giovanni la punta, Trecastagni, Valverde e Viagrande.
Il sito, scelto anche con il fattivo contributo del consiglio comunale di Acireale, presenta tutte le caratteristiche idonee per far sì che lo scarico delle acque reflue avvenga a debita distanza dalle zone di riserva presenti nelle adiacenze ovvero la Timpa, distante 900 metri a nord, e l’area marina protetta Isole dei ciclopi, posizionata 800 metri a sud. L’Amministrazione comunale, che tanto si è adoperata al fine di garantire la migliore tutela ambientale al territorio di competenza, saluta con favore l’aggiudicazione della progettazione, consapevole di quanto importante sia l’opera in un contesto, come quello acese, che risulta un autentico punto di riferimento sul fronte della balneazione.
Il sindaco, ing. Stefano Alì, ha posto l’accento non solo sugli aspetti legati alla salubrità delle acque, ma anche l’opportunità di porre uno stop alla perdurante violazione che, nel tempo, ha fatto scattare multe milionarie. “Da anni le Amministrazioni che si sono succedute hanno avuto a disposizione i fondi necessari – ha precisato il primo cittadino acese – ma tutte si sono guardate bene all’affrontare in maniera concreta la questione, immaginando il depuratore come un problema piuttosto che una risorsa. E’ prevalso, purtroppo, un principio egoistico che, all’insegna del “fatelo altrove”, ha determinato un’impasse con le conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti, in termini di violenza usata all’ambiente, al mare in particolare. Nel nostro comprensorio la classe politica ha mostrato un’inusitata incapacità già per localizzare l’area su cui, poi, dovrà sorgere l’impianto che, ricordo a me stesso, è finanziato dalla Comunità europea, quella stessa Istituzione che non ci ha risparmiato sanzioni per via dell’inerzia mostrata.
Una situazione di stallo perdurante dal lontano 2012 e che sin dal mio insediamento ho posto in cima alle priorità da affrontare. Non è mio costume esultare, ma essere giunti alla progettazione, anticamera dell’avvio dei lavori, costituisce motivo di autentica soddisfazione, nell’ottica di un servizio reso alla collettività, non solo acese”. A breve verrà avviata anche la gara per la progettazione della rete fognaria nei quattro sub lotti in cui è stato suddiviso il territorio oggetto dell’intervento.