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Giarre, campane a morto per il Pronto soccorso?

Giarre, campane a morto per il Pronto soccorso?

Quanto tempo è passato dal giorno in cui l’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, accompagnata dal neo direttore sanitario dell’Asp 3 di Catania, Franco Luca, è arrivata al Pronto soccorso del “S. Giovanni di Dio e S. Isidoro” di Giarre? Non per farsi visitare, ovviamente, ma per una “visita a sorpresa”, condita da parole rassicuranti ed impegni precisi. Non ricordate quando è successo? Vi aiutiamo noi… È stato lo scorso 26 agosto…

Quasi due mesi fra… Poco o tanto tempo addietro? Beh, dipende dai punti di vista. Se lo guardiamo dal punto di vista della burocrazia, parliamo di “attimi”… Se lo vogliamo guardare, invece, dal punto di vista di noi cittadini, si tratta di tantissimo tempo trascorso. Perché? Beh, proviamo a raccontarlo…

È di alcuni giorni addietro la vicenda di una persona che, sentitasi male, viene trasportata d’urgenza al Pronto soccorso dell’Ospedale di Giarre. Dopo i primi controlli si rende necessaria una Tac. E quindi… si deve trasportare all’Ospedale di Acireale per poterla effettuare! Scusate, ma la sostituzione della Tac promessa dall’assessore Borsellino? Solo parole? Oppure la Tac è stata sostituita ma non funziona? E se, invece, ci fosse la Tac, forse mancano i tecnici? Non ci sono tecnici in reperibilità se al momento nessuno è presente all’interno del Nosocomio giarrese? Quale di queste domande è quella giusta? Oppure la domanda corretta è un’altra? Non lo sappiamo, ma sappiamo che la persona che aveva bisogno della Tac, a quanto pare, non è più tra noi…

Un’altra persona, sempre alcuni giorni addietro, si sente poco bene. La moglie lo accompagna al Pronto soccorso dell’Ospedale di Giarre. Entrano nella tarda mattinata, verso le 10 e, dopo la visita da parte del personale in servizio, vengono fatti accomodare nella saletta in attesa che arrivino i risultati dal laboratorio analisi. Risultati che, alle 16 del pomeriggio, ancora non arrivavano. Come mai? Manca il personale? Ci sono attrezzature che non funzionano? Il materiale da analizzare è stato inviato fuori dal laboratorio analisi ospedaliero? Altre domande cui dare una riposta, magari quella giusta. Ma qual è la risposta giusta? E la domanda corretta è tra quelle sopra elencate? Oppure c’è dell’altro?

E, completare il quadro, arrivano anche voci di una “non ufficiale” ammissione circa il destino di smantellamento del Pronto soccorso dell’Ospedale di Giarre. Sembrerebbe, infatti, che un dirigente dell’Asp 3 di Catania, nel corso di una visita alla struttura ospedaliera di Giarre, avrebbe dichiarato che “il Pronto soccorso è destinato alla chiusura”. Allora, delle due l’una: o l’assessore Borsellino ha speso parole al vento solo per calmare gli animi (del tipo “tranquillizzare l’agnello prima di macellarlo”); oppure la volontà di chiudere definitivamente la struttura ospedaliera di Giarre è così radicata che va oltre le affermazioni politiche e le volontà operative regionali (della serie (gli assessori passano, le politiche di parte resistono a tutto!”). Dove sta la verità? Al solito, purtroppo, saremo noi cittadini a scoprirlo sulla nostra pelle….

Corrado Petralia

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