Dopo quattro mancate discussioni domani potrebbe essere il giorno buono per portare al voto il Ddl sulla impignorabilità della prima casa e dei beni strumentali

Un giorno come tanti altri oppure da ricordare a lungo, soprattutto per i cittadini vessati da tasse e difficoltà economiche? Domani (martedì 21), a partire dalle ore 11,00, a Palermo, la convocazione dell’Ars per discutere diversi punti all’ordine del giorno, potrebbe scrivere una pagina importante nella difesa dei diritti dei cittadini. Infatti, al punto 3 e per l’ennesima volta, è stato previsto l’esame del Ddl sull’impignorabilità della prima casa e dei beni strumentali.

Alla luce dei precedenti rinvii, il fronte degli scettici, tra cui il leader del movimento de “I Forconi”, Mariano Ferro, ha commentato: “Forse è meglio evitare polemiche tanto facili quanto inutili e trattenersi dal fare commenti, visto che si tratta della quarta, o addirittura quinta volta che il Ddl entra in aula senza alcun esito. Conoscendo le situazioni penose che incontriamo, giornalmente, nei territori e pensando a quello che sta già accadendo, e che potrebbe accadere da qui ad un anno, senza una modifica alla legge sulle esecuzioni immobiliari, vogliamo solo augurarci che l’Assemblea voglia esitare il provvedimento col suo voto finale che, ovviamente, auspichiamo sia favorevole e che, vogliamo ricordarlo, non è una legge ma solo un atto di indirizzo nei confronti del parlamento nazionale che metterebbe in moto una discussione che interessa lo stivale da Portopalo a Pordenone”.

In questo momento, migliaia di famiglie ed imprese vittime della crisi sono preda facile delle speculazioni finanziarie e della lobbies delle aste giudiziarie. Alla luce di queste riflessioni in molti hanno auspicato: “Bello sarebbe, oltretutto, se la magistratura attenzionasse con la lente d’ingrandimento quello che ruota attorno alle sezioni fallimentari dei tribunali ed alle sedi esterne dei professionisti delegati. È solo un nostro sospetto ma è probabile che verrebbero alla luce troppe cose sconcertanti”.