Le Fiamme gialle etnee celebrano il 247° anniversario della fondazione del corpo -
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Le Fiamme gialle etnee celebrano il 247° anniversario della fondazione del corpo

Le Fiamme gialle etnee celebrano il 247° anniversario della fondazione del corpo

Oggi presso la Caserma “Angelo Majorana”, sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, si è svolta la celebrazione del 247° anniversario di fondazione della Guardia di Finanza.

Nel corso della cerimonia il Prefetto di Catania, S.E. Maria Carmela Librizzi, accompagnato dal Comandante Provinciale, Col. t.ST Raffaele d’Angelo, ha deposto una corona d’alloro alla targa in ricordo dei Finanzieri siciliani caduti durante la I Guerra Mondiale.
Successivamente è stata data lettura del messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha indirizzato alle Fiamme Gialle in occasione della ricorrenza e dell’Ordine del Giorno del Comandate Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Zafarana.

Al termine della breve ma significativa cerimonia, il Col. t.ST Raffaele d’Angelo, nel ringraziare il Prefetto, i Comandanti dei Reparti territoriali, della componente aeronavale del Corpo alla sede nonché i Presidenti delle locali Associazioni Finanzieri in congedo, ha sottolineato la particolare importanza della ricorrenza quale momento di comune condivisione, tra tutti i Finanzieri etnei, dei brillanti risultati di servizio ottenuti grazie alle energie profuse per la salvaguardia della legalità e la tutela dei cittadini onesti e delle imprese che operano nel rispetto delle regole.

Le Fiamme Gialle etnee, nell’anno trascorso, sono state protagoniste di numerosissime attività di servizio che hanno condotto a significativi risultati per la lotta alle frodi fiscali, il contrasto alle truffe ai danni dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti locali, ai reati contro la pubblica amministrazione, alla criminalità organizzata, al riciclaggio dei proventi illeciti, alla contraffazione dei marchi e dei brevetti, al gioco illegale.

Di seguito, distinti per comparto di servizio, si riportano alcuni dei più significativi risultati conseguiti nel corso dell’anno 2020.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

Contro l’evasione e le frodi fiscali, anche di tipo organizzato, sono stati conclusi 167 interventi fra verifiche e controlli fiscali. A tali attività si aggiungono ulteriori 828 accertamenti a richiesta di altre Autorità, compiuti per la ricostruzione della individuale posizione reddituale e patrimoniale.
Le attività di verifica e controllo si sono basate su una selezione preventiva e mirata degli obiettivi, supportata dal ricorso alle molteplici banche dati disponibili, dalle attività di intelligence e dall’azione di controllo economico del territorio.
In termini complessivi sono stati:
– denunciati 71 soggetti per reati fiscali, quali emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile e indebita compensazione di crediti, a testimonianza dell’impegno dei Reparti del Corpo nei confronti dei fenomeni di frode ed evasione più complessi e articolati;
– individuati 30 evasori totali, cioè soggetti che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al Fisco;
– denunciati 45 datori di lavoro per l’impiego di 123 lavoratori in “nero” e 26 lavoratori irregolari;
– sequestrati beni e disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali per oltre 1,8 milioni euro e avanzate proposte di sequestro per oltre 12,6 milioni di euro.

Nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio sono stati sviluppati 2.081 interventi.
I controlli e le investigazioni nel campo delle imposte sulla produzione e sui consumi hanno portato al sequestro di circa 36 mila kg di prodotti petroliferi equivalenti al triplo dei quantitativi sequestrati l’anno precedente.
Infine, su 16 attività ispettive eseguite presso sale giochi e centri di scommesse, sono state riscontrate irregolarità nel 44% dei casi. In tale settore sono stati denunciati 7 soggetti.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

Nel settore del contrasto agli illeciti concernenti la spesa pubblica sono stati scoperti casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per oltre 160 mila euro, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 6 soggetti.
Con riferimento alle indebite prestazioni del “reddito di cittadinanza”, sono stati condotti 253 interventi di cui 207 irregolari, conclusisi con la segnalazione all’A.G. di 196 persone nonché la richiesta di revoca del RdC per 14 soggetti, tutti complessivamente beneficiari di oltre 3 milioni di euro.
Nell’ambito di 17 servizi eseguiti in materia di responsabilità amministrativa e contabile, sono stati rilevati sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici che hanno cagionato danni patrimoniali allo Stato per oltre 11 milioni di euro e segnalati alla magistratura contabile 90 soggetti per connesse ipotesi di responsabilità erariale.
Nel settore degli illeciti contro la Pubblica Amministrazione sono stati denunciati 66 soggetti (di cui 38 pubblici ufficiali) e accertate condotte corruttive, concussive e di peculato per un importo di oltre 408 mila euro.
Sono stati effettuati 423 controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione di prestazioni sociali agevolate e per l’esenzione del ticket sanitario, rilevando percentuali di irregolarità pari al 61% dei casi.

LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO – FINANZIARIA

È proseguito l’impegno rivolto al contrasto delle diverse forme nelle quali la criminalità organizzata esprime la propria azione, ricercando le manifestazioni illegali, le infiltrazioni nel tessuto economico legale e i patrimoni illeciti accumulati.
In tale contesto, sono stati:
– sviluppati 19 accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati e indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome, che hanno riguardato complessivamente 206 persone fisiche e 39 fra aziende e società;
– richiesti provvedimenti applicativi di misure patrimoniali per oltre 417 milioni di euro (di cui circa 347 milioni di euro nell’ambito delle misure di prevenzione antimafia e oltre 70 milioni di euro per il sequestro preventivo di beni destinati alla confisca ex art. 240 bis c.p.);
– eseguiti sequestri su beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 51 milioni di euro (di cui circa 26 milioni di euro nell’ambito delle misure di prevenzione antimafia e oltre 25 milioni di euro per il sequestro preventivo di beni destinati alla confisca ex art. 240 bis c.p.).

Con riguardo ai reati di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati denunciati 9 responsabili per un valore accertato degli illeciti di circa 185 mila euro. I Reparti della provincia etnea, inoltre, su apposita delega del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, hanno approfondito complessivamente 341 segnalazioni di operazioni sospette.

Nelle indagini svolte nei settori dei reati societari, fallimentari, bancari e finanziari sono stati denunciati 47 soggetti, di cui 10 tratti in arresto, nonché eseguiti sequestri correlati alle distrazioni patrimoniali accertate in danno di società fallite per oltre 103 milioni di euro.

Nonostante l’operatività dell’aeroporto e del porto siano state notevolmente ridotte a causa del lockdown dovuto alla pandemia in atto, nel corso di 134 controlli svolti ai fini della verifica del rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta, sono stati monitorati oltre 1,2 milioni di euro di trasferimenti, verbalizzando, presso l’aeroporto di Fontanarossa, 30 soggetti per avere trasportato al seguito importi eccedenti il limite consentito dalla norma.

Infine, sono stati sviluppati accertamenti per l’istruttoria di 1.073 richieste delle Prefetture in relazione al rilascio delle informative antimafia.

CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI

L’azione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti ha visto l’esecuzione di 59 interventi e il sequestro di complessivi 410 kg di droga, con la denuncia all’Autorità giudiziaria di 189 soggetti, di cui 42 tratti in arresto, e la segnalazione di 57 persone alla Prefettura.

Sono stati eseguiti 95 interventi nel settore del contrasto alla contraffazione con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 49 persone e il sequestro di circa 2,5 milioni di prodotti illegali perché contraffatti, “piratati”, pericolosi per il consumatore o recanti falsa o fallace indicazione di origine o provenienza.

OPERAZIONI DI SOCCORSO E DI CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA

Le attività condotte dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi hanno visto impegnato il personale in 31 interventi eseguiti sul vulcano Etna ed in altre aree impervie della regione Sicilia, conclusisi con il salvataggio di 28 persone.

OPERAZIONI DI SERVIZIO DI MAGGIORE RILIEVO

Oltre la sintetica rappresentazione dei risultati conseguiti appare opportuno ricordare alcune delle operazioni di maggiore rilievo compiute nel corso dell’anno 2020 che hanno evidenziato la dinamicità del Corpo nel contrasto delle condotte illecite dall’elevato disvalore sociale, come nel caso dell’indagine condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania, eseguita in collaborazione il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (SCICO) il cui esito ha dato il via alla c.d. Operazione “Mazzetta sicula”, nel cui ambito sono state eseguite misure cautelari nei confronti di 9 soggetti (2 ristretti in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 4 sottoposti alle misure cumulative dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e di dimora) indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione continuata e rivelazione di segreto d’ufficio nonché per concorso esterno in associazione di tipo mafioso. I reati contestati agli indagati sono connessi all’illecita conduzione della discarica di Lentini (SR), la più estesa della Sicilia, gestita dalla società commerciale “Sicula Trasporti”. Inoltre sono state rilevate “pressioni” esercitate da esponenti del clan mafioso Nardo per ottenere l’affidamento di un chiosco-bar presente all’interno dello stadio della squadra di calcio “Sicula Leonzio” militante nel campionato professionistico di prima divisione. Sono stati eseguiti sequestri preventivi a carico delle società del Gruppo Leonardi per complessivi 116 milioni di euro. Inoltre, in data 3 settembre 2020 è stato eseguito il sequestro preventivo di 2 aziende, 23 veicoli, 48 fabbricati e rapporti finanziari per un valore di 30 milioni di euro. Durante le perquisizioni sono stati inoltre sottoposti a sequestro €. 1.908.755,00 in denaro contante e titoli.

Azione a progetto e Analisi operativa di rischio “Reddito di Cittadinanza 2020”

Nell’ambito del progetto in parola, nonché a seguito di autonoma attività investigativa dei Reparti supportati anche da input investigativi frutto di attività di analisi e ricerca informativa condotta dalla Sezione Coordinamento Informativo di Catania, sono stati conclusi n. 252 controlli in materia di “reddito di cittadinanza” dai quali sono sono scaturite 208 denunce nei confronti di altrettanti soggetti rei di avere richiesto contributi per oltre 3 milioni di euro, dei quali circa 2,6 milioni illecitamente percepiti e circa 480 mila euro richiesti e non ancora riscossi.

Un’articolata indagine nel settore del contrasto alla criminalità organizzata eseguita dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania nei confronti del clan Dominante/Carbonaro operante nel territorio Ragusa ha portato all’”Operazione Dark Fruit”, da cui è scaturita la segnalazione all’A.G. 14 soggetti e la proposta di sequestro di 6 complessi societari, 11 fabbricati per un valore stimabile in circa 40 milioni di euro. Inoltre, a seguito di ulteriori indagini venivano segnalati all’A.G. ulteriori 26 soggetti e proposte per il sequestro 4 società per un valore di circa 20,5 milioni di euro.

Estorsione, detenzione illecita di armi e munizioni, corruzione elettorale, illeciti aggravati dalla finalità mafiosa sono i reati perseguiti nell’ambito dell’operazione denominata “Report” condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania, in collaborazione con lo SCICO, il supporto della locale Compagnia P.I. e del GAN di Messina. All’esito dell’indagine è stata data esecuzione ad un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di 18 soggetti indagati per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, detenzione illecita di armi e munizioni, corruzione elettorale, reati aggravati dalla finalità mafiosa. Inoltre è stato disposto il sequestro preventivo del 100% delle quote e dei beni aziendali di una Srl esercente l’attività di trasporto di merci su strada per un valore di 1.049.350 euro.

9 Società, 1 ditta individuale, 111 unità abitative, 10 conti correnti, 15 investimenti finanziari e 3 autovetture di lusso (Ferrari, Mc.Laren e Cadillac) per un importo totale stimato in oltre 340 milioni di euro sono i beni per i quali è stato proposto il sequestro nei confronti di un soggetto contiguo alla Criminalità Organizzata ed in particolare al clan Pillera (Catania) e al clan Nardo Sambasile (Siracusa) nell’ambito dell’operazione “Fox Tail” eseguita dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania che nel corso delle indagini ha rilevato una considerevole sproporzione tra patrimonio accumulato (frutto di molteplici reati di corruzione, riciclaggio, autoriciclaggio e reati in materia ambientale) e redditi dichiarati.

Usura ed estorsione aggravate dal metodo mafioso sono i reati contestati dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania a 9 soggetti di cui 3 tratti in arresto in flagranza di reato. In particolare con 3 distinte operazioni di servizio eseguite nell’ambito della c.d. operazione “Doppio Scarpino” è stata sgominata un’organizzazione che effettuava prestiti con tasso d’interesse superiore al 120% annui ad imprenditori in difficoltà economica e minacciava i medesimi di gravi ritorsioni in caso di mancato adempimento dei pagamenti. L’operazione si è conclusa con il sequestro di 20 mila euro in contanti e 13 assegni per un valore di circa 65 mila euro, un’arma da fuoco illecitamente detenuta e 39 cartucce e la denuncia di 9 soggetti a vario titolo per i reati di usura aggravata dal metodo mafioso, estorsione e detenzione di armi.

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