Francavilla di Sicilia: una nota dell’“ala oltranzista” del gruppo consiliare d’opposizione «Democrazia è Libertà»
In relazione agli ormai patetici tentativi del sindaco Lino Monea finalizzati a scaricare sui consiglieri comunali la colpa del difficile momento economico che sta attraversando il Comune di Francavilla di Sicilia – colpa esclusiva dell’attuale Amministrazione, palesemente impreparata ed assolutamente incapace di portare avanti una qualunque azione amministrativa – i sottoscritti consiglieri comunali di opposizione ritengono doverosa una riflessiva analisi della situazione.
Già in sede di approvazione del Bilancio 2012 il nostro gruppo “Democrazia è Libertà” ha espresso voto negativo, spiegando e ribadendo, come aveva già fatto in campagna elettorale, che i conti economici portati dall’Amministrazione non rispecchiavano la reale situazione.
Ciò nonostante il sindaco Monea, sordo a qualunque sollecitazione dettata dal buon senso e dalla voglia di chiarezza, forte (allora) di una maggioranza numerica di consiglieri comunali, è andato avanti, scelleratamente, contribuendo ulteriormente ad affossare le già critiche finanze comunali.
Lo sconsiderato tentativo di porre una toppa all’enorme falla aumentando l’Imu sulla seconda casa ed istituendo l’addizionale Irpef al massimo valore consentito dalla legge, è stato bloccato da noi consiglieri di opposizione della prima ora e da altri consiglieri che, nel frattempo, hanno preso atto dell’incapacità di questa Amministrazione a gestire la delicata fase economico-finanziaria in cui versa il nostro Comune.
Tutto questo “Democrazia è Libertà” lo aveva detto in campagna elettorale, mentre l’allora candidato sindaco Monea, mentendo pur sapendo di mentire, continuava ad affermare di aver controllato i conti e di averli trovati in ordine… salvo ora sbandierare spudoratamente ai quattro venti la necessità di una “Commissione Consiliare d’Inchiesta” che faccia luce sulla reale situazione finanziaria dell’Ente: necessità ben oltre il ridicolo ed il più comune senso del pudore! Dimentica il sindaco Monea che negli ultimi dieci anni è stato parte integrante dell’Amministrazione che ha retto il nostro Comune?! Nel quinquennio dal 2002 al 2007 la componente Monea vantava la Presidenza del Consiglio e una presenza in Giunta; e nel successivo quinquennio 2007-2012 continuava a vantare la Presidenza del Consiglio e una presenza in Giunta (assessore alle Finanze, sic!…). E, come confermato in Consiglio Comunale dal sindaco di quel decennio, non c’era riunione di maggioranza a cui l’attuale sindaco Monea non partecipasse attivamente. E, come se non bastasse, tutta l’attuale Giunta del sindaco Monea, altro non è che quella dell’ultimo quinquennio, sia con presenze dirette che di strettissima connessione familiare. E, come se ancora non bastasse, buona parte degli attuali consiglieri comunali di maggioranza ha avuto ruoli attivi di Giunta o di Consiglio nella precedente legislatura. Ma allora, signor Sindaco, su chi dovrebbe indagare questa fantomatica “commissione d’inchiesta” se non su di lei, sulla sua Giunta e su molti dei suoi amministratori di fiducia che per dieci anni avete rovinato questo paese?! Si rende conto che invocare una ridicola “commissione d’inchiesta” sul suo stesso operato rappresenta una bella e buona ammissione di colpa?! Si rende conto che pur di vincere le elezioni ha mentito dal palco elettorale, e che la sola verità sui conti di questo Comune era quella che la lista “Democrazia è Libertà” ha esplicitato con assoluta chiarezza e dovizia di numeri e documenti?!
Oggi l’Amministrazione Monea non ha più una maggioranza in Consiglio Comunale, ma invece di prenderne atto rassegnando le dimissioni, demonizza il comportamento di quei consiglieri che lavorano per evitare che si facciano ulteriori e più gravi danni al paese.
Al riguardo, ci teniamo a sottolineare che la non approvazione del Bilancio 2013 non pregiudica affatto l’espletamento di determinati servizi: la norma che regola l’esercizio provvisorio recita, infatti, che i Comuni, fino alla data ultima per l’approvazione del Bilancio 2014 (fissata al 28 febbraio) possono operare in regime di esercizio provvisorio in dodicesimi in relazione “all’ultimo Bilancio approvato”, che nel nostro caso è quello del 2012. Giova ricordare che il 31 dicembre 2013 l’Amministrazione ha assunto impegni di spesa a valere sul Bilancio 2013 (non ancora approvato e dopo la data ultima per la sua approvazione) per complessivi € 33.050,00, di cui € 4.550,00 per buoni libro dell’anno scolastico 2013-2014, € 20.000,00 per il trasporto gratuito degli alunni pendolari dal 01.10.2013 al 31.12.2013 ed € 8.500,00 per la convenzione con l’associazione musicale “V. Bellini”. Risulta, pertanto, evidente che la tanto sbandierata “non approvazione del Bilancio” non è da ostacolo ad assumere impegni di spesa.
E visto che, tenendo conto degli introiti derivanti dall’affitto del pentolame e dal contributo delle famiglie, il servizio di mensa scolastica costa al Comune al massimo tremila euro mensili, non sarebbe stato più logico posticipare di qualche mese la convenzione con l’associazione “Bellini” e nel frattempo garantire tre mesi di refezione agli alunni delle scuole?! Risulta davvero difficile a questi amministratori, ingegnarsi ed elaborare un bando che, tenendo conto dell’affitto del pentolame e facendo introitare direttamente alla ditta aggiudicataria i proventi dei blocchetti, impegni l’Amministrazione per soli tremila euro al mese?! O dobbiamo ritenere che per questa Amministrazione è ben più importante una parata bandistica, ove poter fare passerelle propagandistiche, rispetto ad un servizio alla comunità?!
Per quanto detto, respingiamo al mittente ogni tentativo di sobillare le folle da parte di chi è corresponsabile dell’attuale situazione economica e non ha il coraggio e l’onestà intellettuale di ammetterlo, né di fare un passo indietro prendendo atto di essere ormai inviso, a causa della sua negligenza politica, alla maggioranza della popolazione e dei consiglieri comunali.
E l’ennesimo atto di viltà politica si è registrato in occasione della recente riunione sulla mensa scolastica tenuta al Cineteatro Comunale dall’Amministrazione e dai pochi consiglieri rimastile fedeli: di quella riunione nessuno dei consiglieri di opposizione è stato avvisato; e, quand’anche, si sarebbe dovuto trattare di un incontro “non politico” del sindaco con i genitori. Ed, invece, l’attuale Presidente del Consiglio ha ritenuto di dover attaccare i consiglieri di opposizione con argomenti futili e menzogneri. Proprio lui, che si ostina a fare il Presidente del Consiglio rappresentando appena cinque consiglieri e che, in spregio ai principi fondamentali della democrazia, continua a restare incollato alla sua poltrona facendo arrossire persino i più rappresentativi “gerontosauri” della Prima Repubblica!
Lungi dal farci intimorire, il nostro impegno proseguirà con la coerenza e la serietà che ci hanno sempre contraddistinto, nel rispetto dei ruoli, dei nostri elettori e della cittadinanza tutta di Francavilla, che va protetta da ulteriori irreparabili danni che sicuramente subirebbe qualora il Consiglio Comunale cedesse alle scellerate direttive politiche dell’attuale Amministrazione. Continueremo, quindi, a fare da baluardo per impedire che chi ci ha già chiuso l’Opera Pia, la palestra comunale, il palazzetto dello sport, gli impianti sportivi, il trasporto alunni, la mensa scolastica, il glorioso Carnevale, l’Estate Francavillese, le festività natalizie ed il circolo degli anziani, riesca a completare l’opera chiudendoci… l’intero Paese.
Continueremo, insomma, a lottare per ridare ai francavillesi un sorriso di speranza.
Paolo Spatola, Antonino Raspa e Filippo Grifò
(consiglieri comunali di Francavilla di Sicilia)