Alcuni esemplari dei maestosi pini che adornano Via Regina Margherita e qualche altro quartiere del paese, minacciano di cadere al suolo mettendo seriamente a repentaglio la pubblica incolumità. Già in passato hanno causato parecchi danni e disagi (con pigne cadute sulle teste dei passanti e sulle autovetture), ma adesso la situazione è veramente allarmante
A Francavilla di Sicilia, i residenti nella parte alta di Via Regina Margherita hanno tirato un profondo sospiro di sollievo non appena, venerdì scorso, si è allontanata la minaccia del preannunciato ciclone che, sulla base delle previsioni meteo, avrebbe potuto devastare la Sicilia Orientale (salvo poi, fortunatamente, deviare la sua rotta verso il mare aperto).
Gli abitanti di tale popoloso quartiere della cittadina dell’Alcantara “convivono”, infatti, da tempo con tre maestosi alberi di pino incurvati sulle rispettive case, che in situazioni di ventosità elevata potrebbero spezzarsi e crollare sui loro tetti e sulle loro teste.
Nuove “allerte meteo”, intanto, sono state ipotizzate anche per i prossimi giorni; e quindi sarebbe opportuno che si provvedesse, non appena possibile, ad abbattere tali pericolosissimi arbusti onde evitare ingenti danni a persone e cose (a meno che qualche esperto botanico, dopo accurate analisi ed approfonditi sondaggi, non garantisca riguardo alla loro stabilità).
Ma a Francavilla di Sicilia non sono solo i pini di Via Regina Margherita a destare allarme: un’analoga pianta “pericolante” si trova all’incrocio tra Via Fra’ Cremete e Via Angelo Scrofani, e qualche giorno addietro è stata oggetto di apposita segnalazione agli uffici comunali da parte di un cittadino residente nel quartiere in questione.
Sta di fatto che (come dimostra anche un luttuoso evento verificatosi di recente nella vicina Catania a causa di una palma colpita dal famigerato punteruolo rosso) non sempre, nei centri abitati, gli alberi sono sinonimo di civiltà e di decoro urbano: quelli piantumati nei decenni scorsi a Francavilla di Sicilia, oltre a non rientrare nella tipica vegetazione mediterranea, hanno prodotto solo… guai.
Come la corrosiva resina e le grosse pigne “in caduta libera” che hanno rovinato non poche delle autovetture posteggiate all’ombra di quei pini nonché il cranio di qualche ignaro passante (con le conseguenti liquidazioni dei relativi danni da parte del Comune, assurto a principale fonte di guadagno per i carrozzieri locali…).
Inoltre, le massicce e penetranti radici di questo tipo di alberi, facendosi “prepotentemente” breccia nel cemento, hanno letteralmente sconquassato il manto di diversi marciapiedi, tra cui quello del “salotto buono” di Via Regina Margherita.
Ed adesso, dopo queste “anticipazioni”, potrebbe sopraggiungere il danno estremo: ossia la forza distruttiva di pesantissime masse legnose su tutto quanto sta intorno ad esse.
Il problema, dunque, non può essere più ignorato: con la tropicalizzazione climatica ed il conseguente inasprimento dei fenomeni atmosferici, questi apparentemente innocenti “alberi ornamentali” vanno tenuti strettamente sotto controllo perché potrebbero arrecare serissimi pregiudizi a chi si ritrova ad abitarci vicino o a semplicemente stazionare nei loro paraggi.
Rodolfo Amodeo
FOTO: i tre pini a rischio di crollo sulle case di Via Regina Margherita e quello, altrettanto inclinato, all’incrocio tra Via Fra’Cremete e Via Scrofani